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FdS – Fine della Storia? due linee contrapposte tra PRC e PdCI-MPdL

FdS – Fine della Storia? due linee contrapposte tra PRC e PdCI-MPdL

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FDS – FINE DELLA STORIA?

Il consiglio nazionale della Federazione della Sinistra registra le due linee opposte tra PRC e PdCI – Movimento per il Partito del Lavoro


La riunone odierna del Consiglio Nazionale della Federazione della Sinistra si conclude senza un voto ma con la registrazione della inconciliabilità tra le due linee sostenute da un lato dal PRC e dall'altro dal PdCI insieme con il Movimento per il Partito del Lavoro di Salvi e Patta.

La Federazione della Sinistra dovrebbe presentarsi ancora insieme alle prossime elezioni regionali, anche se non è un dato acquisito, mentre ognuno proseguirà per la sua strada in vista delle politiche.

Ferrero sceglie il basso profilo non rilasciando dichiarazioni in merito (dichiara invece per difendere Di Pietro) mentre Patta e Diliberto vogliono sottolieneare la loro scelta a favore del Centrosinsitra di Renzi-Bersani-Vendola. Nel PRC interviene invece Grassi cercando di salvare il salvabile. Prima si butta sul classico " La FdS morta viva la FdS" per poi aggrapparsi ad uno spiraglio lasciato aperto da Diliberto "preserviamo un rapporto e una relazione tra di noi, perché sarebbe da stolti in una situazione di incertezza per tutti far precipitare la situazione".

Un progetto politico nato suscitando qualche speranza ora entra in una crisi probabilmente irreversibile. Sarà bene che tutti tengano conto che l'unità dall'alto fatta di patti tra apparati che non sciolgono strutture e fazioni provoca nuove rotture. La FdS è entrata in crisi quando non ha scelto di far scegliere ai propri iscritti. Anche oggi di fronte ad un nodo politico a parlare non sono i militanti, come aveva promesso ferrero, ma i capi di fazioni, correnti o partiti.

Chi andrà con il Centrosinistra e chi si impegnerà a costruire uno spazio di chiara opposizione alle politiche imposte dall'Unione Europea e dai mercati finanziari tenga però conto di questo fallimento che ha alle sue spalle.

Il politicismo, l'elettoralismo esasperato, l'egoismo di organizzazione ed i personalismi uccidono la sinistra perchè cancellano la partecipazione ed il confronto aperto tra le donne e gli uomini che ancora la compongono.

L'aspetto più positivo di questa vicenda è la possibilità di registrare la fine delle ambiguità che hanno caratterizzato da sempre la FdS. Le due linee esposte almeno sono chiare. Speriamo che tutti coloro che le hanno sostenute ne siano coerenti interpreti.

Oggi è comunque un giorno triste per la sinistra perchè un processo unitario fallito lascia nuove ferite su un corpo già molto segnato.

 


Centrosinistra: Diliberto(Pdci), io lavoro per un accordo =
(ASCA) – Roma, 3 nov – Le strade politiche di Pdci e Prc sembrano allontanarsi. Elemento di divisione e' il (possibile) rapporto col centrosinistra.
A rivelarlo e' Oliviero Diliberto, segretario del Pdci, secondo il quale l'isolamento della Federazione della sinistra non porta politicamente a nulla. Lo stesso Diliberto peraltro riconosce al Pd un connotato laburista, al punto di dichiarare di 'lavorare per un accordo' col centrosinistra.
'C'e' un lavorio, un affanno, un impegno risoluto di mezzo paese per impedire che il centro-sinistra vinca approfittando della crisi delle destre. Una situazione molto diversa da quella di una normale alternanza tra centrodestra e centrosinistra'.
Diliberto ne ha parlato al termine del Consiglio nazionale della Federazione della sinistra, che 'ha registrato una differenza di vedute tra il Pdci e il Prc'.
'Bersani, oggettivamente -afferma Diliberto-, ha ridato un segno laburista e socialdemocratico al Pd. Almeno nelle sue intenzioni per il futuro. Vuol provare ad archiviare la fase del governo Monti e con esso la stagione fallita del neoliberismo. Cerca di accantonare le fascinazioni clintoniane e blairiane delle terze vie che tanto hanno pesato sulla sinistra italiana. Non a caso -e soprattutto grazie a Vendola- la carta d'intenti non contiene piu' il riferimento a Monti che, invece, c'era nella prima versione del Pd'.
'Dopo aver registrato oggi, la differenza di orientamento con Rifondazione, tre componenti su quattro della Fds (Pdci, lavoro e solidarieta' di Patta e Socialismo 2000 di Cesare Salvi) vogliono provare -prosegue Diliberto- a fare l'accordo con il centro-sinistra. La candidatura di Vendola -dice il leader del Pdci- dal mio punto di vista, potrebbe riaprire la questione dell'unita' e dell'utilita' della sinistra per sostenere le ragioni del lavoro. Non e' con lo 'splendido isolamento' che i comunisti e le sinistre risorgeranno in Italia. Intendiamo provarci per riportare i comunisti in Parlamento, per provare a ricostruire percorsi unitari a sinistra, per cercare di impedire alle destre di vincere, per tentare di archiviare il berlusconismo e il montismo con un nuovo centro-sinistra e per provare a delineare un'altra Europa'.


SINISTRA: PATTA, ALLEANZA CON PD E PARTECIPARE A PRIMARIE
(ANSA) – ROMA, 3 NOV – "L'implosione del sistema dei partiti della seconda Repubblica puó essere accompagnato da una crisi della idea stessa di politica e quindi della democrazia. Occorre costruire un argine con la piú ampia coalizione di centrosinistra'. Lo dice Gianpaolo Patta, del movimento per il partito del lavoro, una delle sigle della federazione della sinistra che oggi ha rotto con il Prc.
'Tutti i risultati elettorali degli ultimi anni – sostiene – ci dicono che il popolo della sinistra penalizza le divisioni: cosí è stato per la Sinistra Arcobaleno, cosí è stato nelle recenti elezioni siciliane. Divisi sia la sinistra radicale che il Pd vengono puniti dall'elettorato. Prendo atto che la Federazione della Sinistra è divisa sulle prossime scadenze elettorali: il Prc ritiene di non fare alleanze con il Pd.
A questo punto ogni forza che compone la FdS perseguirà autonomamente la propria strategia; io lavoreró per un centrosinistra aperto a sinistra e parteciperó al voto delle Primarie'.

(ANSA).

 

 


DI PIETRO – FERRERO (PRC –FDS): SOLIDARIETA’ A DI PIETRO OGGETTO DI KILLERAGGIO MEDIATICO

 

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

“Voglio esprimere la mia solidarietà a Di Pietro che in questi giorni è nuovamente fatto segno di una vera e propria campagna di killeraggio mediatico. Evidentemente in questo paese chi canta fuori dal coro rischia il linciaggio. Non mi pare degno di un paese civile.”


 

Claudio Grassi

http://www.claudiograssi.org/wordpress/2012/11/la-federazione-e-morta-viva-la-federazione/

 

 

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LiberaRete Associazione di Promozione sociale LiberaRete

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