Home Società Ambiente AMBIENTE – ABRUZZO : Le discariche dimenticate riemergono con i loro veleni

AMBIENTE – ABRUZZO : Le discariche dimenticate riemergono con i loro veleni

52
0

UNA PIRAMIDE DI RIFIUTI INQUINA IL TORRENTE LAIO

Il forum H2O denuncia come 4 milioni e mezzo di metri quadri di rifiuti misti a terreno (un volume pari a quasi il doppio della piramide di Cheope) stanno inquinando da anni il territorio del comune di Guardiagrele ed il torrente Laio, affluente dell’Aventino.


Discarica a GuardiagreleLe discariche del “Brugniti” e di “Colle Barone” si trovano in cima ad alcuni calanchi vicino a Guardiagrele e vista l’incuria ed il totale stato di abbandono i rifiuti, che ormai sono diventati un tutt’uno con il terreno, precipitano nei calanchi sottostanti inquinando tutta la zona e diventano un problema ancor più grande quando, a valle, vengono a contatto con il torrente Laio, affluente dell’Aventino, che fa sì che l’area inquinata si moltiplichi a dismisura. Come se non bastasse il Forum H2O che ha lanciato l’allarme, assicura che tra i rifiuti c’è il rischio di presenza di arsenico, piombo e di composti aromatici ed olfattivi, agenti estremamente inquinanti che dovrebbero essere subito messi in sicurezza per evitare conseguenze devastanti su tutta l’area.

L’allarme lanciato dal Forum H2O, che l’8 agosto scorso ha fatto un sopralluogo nella zona trovando uno stato di completo abbandono nel quale incomprensibilmente non è stato fatto nessun intervento almeno per fermare l’alimentazione del fenomeno, è solo l’ultimo di una lunga serie. Già nei primi anni ’90 alcune associazioni ambientaliste lanciarono l’allarme pubblicando alcuni dossier ma da allora il Comune di Guardiagrele nonostante abbia ammesso alla regione, nel gennaio 2008, la possibile presenza di siti contaminati, non si è mai mosso per arginare e risolvere il problema.Discarica a Guardiagrele 2

Lo scorso 31 agosto 2018, finalmente, la Regione Abruzzo ha diffidato il comune di Guardiagrele, invitandolo ad adempiere agli obblighi di legge per le procedure di bonifica, in primis garantendo ogni misura di messa in sicurezza di emergenza (MISE) dell’acqua sotterranea e poi presentando un progetto di messa in sicurezza permanente (MISP) o di bonifica e ci si augura che questa diffida faccia sì che il problema venga risolto.

Il Forum H2O si riserva, in ogni caso, ogni altra azione una volta terminata la lettura di tutta la documentazione presa ieri in regione.

(52)

LEAVE YOUR COMMENT

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Vai alla barra degli strumenti