Intervista a Ibu Robin Lim a cura di Salima Balzerani (LiberaRete)
“La pace del mondo può venire costruita, cominciando oggi, un bambino per volta”. (Robin Lim)
Ibu Robin Lim, ”l’ostetrica dai piedi scalzi”.
Nel 1994 fonda a Bali l’associazione no profit Yayasan Bumi Sehat (dove Bumi sta per terra e Sehat significa sano, felice), un consultorio per le madri. Conoscendo la gravissima situazione sanitaria di Bali, accoglie nel consultorio anche i parenti infermi che a volte le donne portano con sé e ne fa un consultorio “di comunità”. La sua convinzione è che chi soffre ha bisogno di bellezza, e che la debolezza può e deve trasformarsi in sorgente di forza. Uno dei suoi risultati più importanti è il fatto che a Bali “le donne più povere hanno i parti più belli, che neanche una clinica costosa potrebbe offrire”. Vuole impedire l’espropriazione delle conoscenze femminili da parte dei medici, un processo avvenuto in Europa a partire dall’Ottocento, e in atto ora in Indonesia. Vuole garantire un’assistenza affettuosa e competente alle madri, una nascita nonviolenta ai bambini. Vuole portare queste pratiche dolci ovunque sia possibile. Nel dicembre 2004, si reca nella regione di Banda Aceh (Sumatra), colpita dallo tsunami e travagliata da conflitti di natura etnica e religiosa, lavorando con le donne sopravvissute in un’opera di tipo sanitario e ostetrico ma anche di elaborazione del lutto, di ricostruzione del tessuto sociale e delle relazioni dí aiuto tra le persone.
Nel 2009 è a Padang dopo il terremoto, nel 2010 ad Haiti. Nel 2006 riceve il Premio Alexander Langer.
www.bumisehatbali.org
Per chi volesse aiutarla: Fondazione Alexander Langer Stiftung IBAN: IT91S0604511613000000555000 causale: Madri sane, Terra felice-per Ibu Robin
(1908)