di: Manuela Costa e Maurizio “gibo” Gibertini
Sinossi
«…ma io non so far niente e niente non si può fare. Io del far niente sono un professionista – libero professionista – libero di fare quel che mi pare: posso affogare il mare, posso salare il sale, posso far l’attore.
L’attor giovane? No! No! Non ho l’età…posso fare l’attore di tutte età, di mezza età!
Posso fare il violinista, il violino di fila, di prima fila…in fila per due: “Avanti, march! Unò-duè, unò-duè, unò-duè…passooo”…passo passo passo, passo sotto la tua finestra.
Passo.
Ma io so fare il passato di verdure “io verdurai, tu verdurasti, egli verdurò”…»
Turi Sottile.
Pittore.
Poeta.
Autore fecondo — come ama definirsi — di mille opere già scritte: nonè suo “Il fu Mattia Pascal” semplicemente perchè qualcun’altro lo ha preceduto. Irriverente. Sottile. Appunto.
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