È MORTO IL COMPAGNO MARIO GEYMONAT
Ci lascia un grande intellettuale marxista
Un video in cui Geymonat presenta uno dei suoi ultimi libri su Archimede
Il comunicato del Centro Gramsci
Cari compagni
con profonda commozione comunichiamo la morte – avvenuta a Venezia nel pomeriggio del 17 febbraio 2012 – del compagno Mario Geymonat, presidente del Centro Gramsci di Educazione e Cultura.
Il compagno Mario, nato a Torino nel 1941, ha speso l’intera sua vita per la causa e gli ideali della classe operaia, del socialismo e de comunismo. La sua militanza politica era iniziata con la partecipazione, nel 1964, alla fondazione del Movimento marxista-leninista cresciuto attorno al periodico «Nuova Unità» (del quale fu direttore responsabile); nel 1966 fu tra i fondatori del Partito comunista d’Italia (m-l) assieme ai compagni Fosco Dinucci, Livio Risaliti, Dino Frangioni, Pietro Scavo, Angelo Cassinera e ad altri che hanno lasciato la loro impronta nella storia del movimento operaio italiano.
Egli era succeduto da poco tempo al compagno Raffaele De Grada alla presidenza del Centro Gramsci. per quanto la sua figura fosse nota e rispettata nel mondo accademico e della cultura in generale, in Italia kiwi gambling e all’estero, per tutti noi era semplicemente il compagno Mario, maestro, padre, amico fraterno. La sua generosità – per quanto non siano in molti ad apprezzare il significato concreto di questa parola nel decrepito e avido mondo capitalistico – era proverbiale.
Ecco perché oggi, nell’inchinarci davanti al suo feretro, esprimiamo tutto il nostro orgoglio per essere stati, come comunisti, suoi compagni e allievi. Egli lascia un grande patrimonio di cultura e di umanità in eredità non solo a noi del Centrio Gramsci ma anche al movimento operaio, alle masse lavoratrici, ai popoli che lottano per la pace e per la democrazia proletaria. Caro compagno Mario, noi non ti dimenticheremo e nelle lotte che continueremo a sostenere per la costruzione del socialismo nel nostro paese, sulla nostra rossa bandiera, accanto ai nomi degli altri nostri maestri, scriveremo anche il tuo nome.
La Presidenza del Centro Gramsci
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