GRANDI EVENTI E CRISI: OLIMPIADI GAME OVER. ORA GIUBILEO 2025?
Roma, 23 febbraio 2012
Monti ha bocciato Alemanno. Noi bocciamo entrambi. E con loro Pescante, Carraro, Montezemolo, Caltagirone, Della Valle, Marcegaglia, Regina, Malagò, De Laurentiis, Elkann. Non abbiamo mai considerato Roma 2020 un’opportunità per la città. Il premier Monti si è invece limitato ad un no motivato unicamente dalla crisi economica. Dal governo, nessun riferimento al sistema dei grandi eventi a giustificazione delle grandi opere. Nessun richiamo al lavoro del comitato olimpico. Nessuna analisi delle opere proposte da Alemanno. L’assemblea pubblica dal titolo “Grandi eventi e crisi” si pone l’obiettivo di discutere nel merito non solo di Roma 2020 e del “sistema olimpiadi”, ma dei Global events come unica via di uscita dalla crisi e unica strada per il disegno delle città. Bocciata l’operazione Roma 2020, Alemanno rilancia il progetto Millennium verso il Giubileo 2025. È la prova che le Olimpiadi non erano altro che lo strumento scelto per perseguire gli obiettivi del Piano strategico di sviluppo presentato un anno fa agli Stati generali della città, dove è nata l’operazione bipartisan “Roma 2020”. Per questo chiamiamo la città e gli organi di informazione all’assemblea pubblica alla quale interverranno: Pietro Mennea, recordman olimpionico e autore del libro “I costi delle Olimpiadi”; Dimitra Siatitsa, INURA (International network for urban research and action) da Atene; Paolo Berdini (urbanista); Ferdinando Imposimato (giudice); Marcel Vuplis (Sporteconomy); Paula De Jesus (urbanista); Irene Di Noto (Metropoliz); Ylenia Sina (giornalista); Stefano Pedica (Idv); Andrea Catarci (pres. XI Municipio, Sel); Fabio Alberti (Fds).
Interviste e riprese di Roberto Pietrucci
Post-produzione di Simone Bucci
(1536)