Roma, giornata di repressione. Arrestato Paolo Di Vetta
Paolo Di Vetta dei Blocchi precari metropolitani arrestato oggi, insieme ad altre tre persone, durante una protesta davanti al Cipe
di Ylenia Sina
Una giornata di repressione contro i movimenti per il diritto all’abitare romani. Quattro le persone in stato di fermo che attualmente si trovano presso il commissariato Trevi nel centro di Roma. Tra i fermati, Paolo Di Vetta dei Blocchi precari metropolitani e tre occupanti dei movimenti, uno dei Bpm e due del Coordinamento cittadino di lotta per il diritto alla casa. Questa mattina, il tentativo di circa trecento attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare di occupare simbolicamente la sede del Cipe (Comitato interministeriale per la Programmazione Economica) in via della Mecede a Roma è stato respinto con una violenta carica da parte delle forze di polizia che stavano all’interno dello stabile. «Siamo qui per protestare contro l’utilizzo di enormi stanziamenti di denaro pubblico per grandi e inutili opere, soldi che invece potrebbero essere impiegati per il diritto all’abitare e per il welfare» spiegano gli attivisti. In risposta alle cariche, i manifestanti si siedono a terra. La polizia li circonda identificando parte dei presenti. Ma la tensione rimane alta. Un poliziotto tenta di trascinare un ragazzo seduto a terra e scatena la rabbia dei presenti. «Paolo stava cercando di ristabilire la calma quando è stato preso dalla polizia e malmenato» raccontano gli attivisti che stavano al suo fianco. Ad assistere a questi momenti di tensione anche il senatore dell’Italia dei Valori, Stefano Pedica, e il consigliere regionale della Federazione della sinistra, Fabio Nobile. Prima di essere portato al commissariato insieme agli altri tre fermati, Di Vetta viene portato con l’ambulanza all’ospedale Santo Spirito. Immediata la solidarietà e il sostegno dell’Unione sindacale di base (leggi il testo del comunicato dell'Unione sindacale di base)
Sempre stamattina la polizia ha sgomberato una tendopoli di protesta davanti a un edificio dismesso di proprietà del demanio in via Marcello Boglione, a Roma. «Un’occupazione simbolica per chiedere l’apertura di un tavolo per discutere dell’utilizzo di queste aree che potrebbero rappresentare una soluzione per l’emergenza abitativa» spiegano dal Coordinamento cittadino di lotta per la casa. Tutti i presenti, circa trenta persone, sono stati indentificati. Un ragazzo è stato portato presso l’ufficio immigrazione per la verifica dei documenti.
Nel pomeriggio invece, mentre un piccolo gruppo di attivisti aspetta davanti al commissariato risposte sulla sorte degli fermati, arriva la notizia che le forze di polizia stanno sgomberando l’occupazione dei Blocchi Precari Metropolitani in via di Casal Boccone, a Roma Nord, ex sede di una casa di riposo chiusa dalla giunta Alemanno. Anche qui i movimenti rivendicano «il mantenimento di un utilizzo sociale dell’immobile senza cambiamenti di destinazione d’uso».
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