LE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DEGLI IMMIGRATI DELLA PIANA DEL SELE
Interviste del TG3
Il 22 Luglio 2010, nella piazza principale del comune di Capaccio/Paestum si è tenuta un’assemblea pubblica dei lavoratori immigrati della Piana del Sele.
L’assemblea, iniziata alle 19, è stata partecipata, con la presenza di un centinaio di immigrati e di lavoratori italiani. L’assemblea ha discusso, soprattutto, su alcuni dei principali diritti negati nella Piana del Sele: casa, salute, lavoro. L’assemblea ha messo in evidenza la questione dei permessi di soggiorno negati a tanti immigrati truffati da organizzazioni di italiani perbene. Durante l’assemblea sono intervenuti alcuni degli invitati, ma specialmente molti immigrati, che hanno preso la parola non solo per descrivere alcuni dei loro bisogni, ma soprattutto per individuare soluzioni politiche.
L’organizzazione USB, che ha organizzato l’iniziativa, si è assunta l’impegno di sintetizzare in una piattaforma politico-sociale le proposte emerse. In sintesi l’assemblea ritiene fondamentale:
– Rispondere al diritto alla casa per i lavoratori immigrati, con un’azione politica sostenuta dai principali comuni della Piana del Sele (Battipaglia, Eboli, Capaccio) che renda disponibili le case del demanio e faciliti l’accesso all’affitto.
– Tutelare la salute degli immigrati, moltiplicando gli ambulatori STP, rendendo più efficaci quelli già attivi ad Eboli e Battipaglia, e facendo rispettare le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro.
– Combattere il caporalato e il supersfruttamento: non si può accettare una paga di 25 euro a nero per 8-10 ore di lavoro e senza i contributi per copertura assicurativa e previdenziale.
– Affrontare la situazione dei tanti immigrati truffati per avere un permesso di soggiorno.
L’assemblea ha proposto una sanatoria per tutti gli immigrati della Piana del Sele.
– Le difficoltà di comunicazione e di socializzazione hanno posto l’attenzione sull’assenza dell’Ufficio Scolastico Provinciale (USP) Salerno per la scolarizzazione e di certo saranno denunciate le responsabilità del completo fallimento della scuola di Stato.
– I trasporti pubblici , finanziati dalla Regione Campania, vanno avanti e indietro vuoti, in orari e servizi spesso assurdi, rispondenti a logiche incomprensibili. Occorrerà riformulare itinerari ed orari dei trasporti in modo da renderli accessibili e fruibili dai lavoratori della Piana.
Tutte le rivendicazioni saranno elaborate in una piattaforma organica (scritta anche in arabo) che sarà discussa, in un percorso di assemblee locali, dagli immigrati, come proposta da avanzare agli organi di governo territoriale e nazionale: sindaci, prefetto, governo italiano.
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