In cosa consiste la vera sfida per la Cina?
La Cina deve cambiare il proprio modo di pensare e le sue concezioni strategiche tradizionali.
Di Yuan Peng – Direttore dell'Istituto del Centro di Ricerche Relazioni Internazionali Contemporanee sugli Stati Uniti di Cina
Traduzione a cura del CeSPIN Puntocritico
La vera sfida per la Cina non è imminente, ma verrà affrontata nei prossimi cinque / dieci anni. Il problema reale non sarà la situazione internazionale o i paesi vicini, ma il cambio di sistema interno e la situazione sociale. La vera minaccia non è un conflitto armato, ma ben altri problemi che non sono militari ma relativi alla finanza, la società, internet, la diplomazia ad esempio.
Nei prossimi cinque / dieci anni, l'equilibrio delle forze tra la Cina e gli Stati Uniti passerà da essere quantitativo a qualitativo. Organismi con autorevolezza internazionale predicono che l'economia cinese supererà quella statunitense intorno al 2020. Allora, la forza militare e tecnologica della Cina avrà anche sperimentato migliorie qualitative. Gli strateghi statunitensi stanno pensando a questioni fondamentali relazionate "all'ascesa" della Cina: Come affrontare le sfide economiche, energetiche e di risorse che comporterà l'ascesa di un paese che conterà tra i 1.300 e 1.500 milioni di abitanti? Come affrontare le sfide di sicurezza militare che potrà avere un paese che non ha risolto completamente le sue dispute di sovranità territoriale?
Questo significa che il gioco attuale tra Cina e Stati Uniti è un preludio, mentre il vero scontro deve ancora avvininarsi.
I prossimi cinque anni saranno un momento chiave di cicatrizzazione per le principali potenze. Tutti i paesi stanno facendo la stessa cosa: stanno approfondendo le riforme del proprio sistema interno, mentre cercano di ottenere uno spazio strategico all'estero. Una volta che l'Europa e gli Stati Uniti avranno oltrepassato le proprie difficoltà, si assisterà a una nuova rivoluzione tecnologica e industriale e questo avrà un impatto reale in un periodo strategico per la Cina.
Nei prossimi cinque anni la strategia degli Stati Uniti si focalizzerà in Oriente e cercherà di approfittare delle dispute di sovranità tra la Cina e altri paesi per generare una ristrutturazione strategica in Asia, che sarà funzionale ad ottenere un riequilibrio della situazione nel continente sotto la direzione degli Stati Uniti.
In questa tappa, gli Stati Uniti utilizzeranno ogni tipo di mezzo non militare per interferire nel processo di ascesa della Cina e mantenere la propria egemonia. Le sue manovre principali includono: primo, un punto d'attacco centrato sul tasso di cambio del renminbi e l'obiettivo dell'apertura dei mercati finanziari e assicurativi per perforare in pieno il settore terziario in Cina; secondo, utilizzare la "liberalizzazione di internet" come bandiera del modello tradizionale per promuovere la libertà e la democrazia in Cina "dall'alto verso il basso"; e allontanare la Cina dalla Corea del Nord, dal Pakistan e Birmania, riallacciare le relazioni russo-statunitensi per relegare la diplomazia cinese verso la passività.
La Cina deve cambiare il suo modo di pensare e i suoi concetti strategici tradizionali, cambiare il centro delle proprie preoccupazioni sulla propria sicurezza nazionale dal pericolo di un conflitto armato all'estero verso il rimodellamento dei meccanismi istituzionali interni. E' affrontando questi temi che la Cina potrà ottemperare ai suoi compiti con successo.
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