Il Forum Diritti Lavoro, al cui interno sono presenti giuristi e sindacalisti di USB e della Rete 28 Aprile in Cgil, e l'Associazione Giuristi Democratici hanno depositato in Cassazione quattro quesiti referendari che riguardano la precarietà sul lavoro.
I quesiti sono stati presentati nell'ambito dell'incontro, aperto agli organi di informazione, il 12 ottobre, presso la sala "Peppino Impastato" della Provincia di Roma.
All'iniziativa di presentazione è stato invitato anche il Comitato promotore dei Referendum sul Lavoro su Art. 18 e art. 8 le forze che lo compongono (IDV, SEL, FDS, FIOM, ALBA, ecc.) con la proposta di unificare la campagna di tutti i quesiti referendari e raccogliere così le firme in modo congiunto.
I quattro quesiti sulla precarietà riguardano:
1. l'abrogazione della previsione contenuta nella riforma Fornero per cui il primo contratto (a termine o somministrato) può oggi essere acausale per 12 mesi, permettendo di fatto al datore di avere una fabbrica di soli precari quando li sostituisca ogni anno integralmente;
2. l'abrogazione dell'art. 32 del collegato lavoro di Sacconi che limita il danno economico riconosciuto ai precari (da 2,5 a massimo 12 mensilità) e fissa rigidissime doppie decadenze per tutte le cause di lavoro precario che nei fatti impediscono ogni possibile reazione giudiziaria all'abuso;
3. infine — essendo impossibile riprendere il bandolo della frantumazione del lavoro senza tornare alla legge 30 — sia l'integrale abrogazione della legge "Biagi" sia l'abrogazione e/o la limitazione di una serie di istituti da essa previsti (somministrazione a tempo indeterminato e determinato, il distacco, l'appalto di servizio, le limitazioni alla responsabilità del committente nei confronti dei dipendenti dell'appaltatore, la cessione di ramo d'azienda).
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