PRC E CASAPOUND SFILANO INSIEME AD ISCHIA
La pregiudiziale antifascista rischia di crollare?
Venerdì 30 novembre, Ischia. Gli studenti di sinistra scendono in piazza per protestare, recita una nota del Prc, “contro la privatizzazione di due aziende nevralgiche per i trasporti pubblici del nostro territorio, la Caremar compagnia di navigazione regionale e la Eav bus, che è l’unica compagnia di trasporto terrestre”. Ma con loro ci sono anche i giovani di estrema destra. Un episodio inquitante che ha provocato già molte polemiche. Pubblichiamo il comunicato della locale sezione di Rifondazione a commento dei fatti. E' però evidente che la pregiudiziale antifascista, tanto più in una situazione di crisi economica gravissima, è un argine che rischia di crollare.
IL COMUNICATO DEL PRC DI ISCHIA
“Abbiamo partecipato ad una manifestazione indetta dagli studenti degli istituti superiori dell’isola. Purtroppo si è verificato un fatto spiacevole: ad un certo punto del corteo, uno sparuto gruppetto di ragazzi ha aperto uno striscione ed ha alzato tre bandiere. Lo striscione chiedeva genericamente un biglietto sociale per i trasporti, mentre le bandiere erano una di CasaPound, un’altra di colore nero con la folgore di Forza Nuova, la terza un tricolore. Abbiamo chiesto agli organizzatori di far togliere quei simboli. Lo striscione è stato fatto rimuovere immediatamente. Nonostante ciò, i ragazzi di questo gruppo non hanno abbandonato il corteo, anzi periodicamente rialzavano le bandiere, ponendosi sempre a brevissima distanza dallo spezzone dove noi avevamo il nostro striscione e le nostre bandiere. Quando hanno provato a riaprire lo striscione, alcuni di noi si sono avvicinati direttamente a loro. Ne è nato un diverbio finito, nuovamente, con la chiusura del loro striscione. Abbiamo deciso di non abbandonare la piazza a quella provocazione, forse sbagliando, ma comunque convinti che se ce ne fossimo andati, una piazza di cinquecento giovani sarebbe stata connotata come fascista. Il nostro circolo ha iniziato da questo autunno un dialogo con questi ragazzi, che intendiamo portare avanti anche col sostegno dell’ANPI di Napoli”.
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