Protesta in Michigan contro legge antisindacale.

Da: Granma – Cuba 

http://www.granma.cubaweb.cu/2012/12/12/interna/artic06.html

Migliaia di manifestanti si sono riuniti di fronte alla sede del governo dello stato del Michigan, negli Stati Uniti, mentre i legislatori approvavano una discussa legge atta a indebolire i sindacati.

La misura, che il governatore Rick Snyder ha dichiarato di firmare entro questa settimana, porta a essere volontario il pagamento delle quote sindacali da parte dei lavoratori.

Quando entrerà in vigore la legge, nell'aprile del 2013, il Michigan si trasformerà nel ventiquattresimo stato del paese ad adottare questo tipo di legislazione, conosciuta come legge di "diritto al lavoro".

I suoi ispiratori assicurano che ora i lavoratori avranno la libertà di pagare o no la quota sindacale. Ma secondo i suoi detrattori, l'intenzione di dividere i sindacati e ridurre la loro capacità di intavolare negoziati collettivi con le imprese.

I legislatori democratici avevano chiesto ai loro colleghi repubblicani, in maggioranza nel Michigan, di non approvare il progetto di legge, avvisando che le dirette conseguenze di questa legge si manifesteranno in conflitti politici e sociali. 
 

"Ci sarà sangue. Ci saranno gravi conseguenze", ha assicurato il rappresentante Douglass Geiss, che ha ricordato i violenti scontri che hanno accompagnato le decade degli anni trenta la lotta per la nascita dei sindacati.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha mostrato il suo malcontento per la misura durante una iniziativa presso una fabbrica di automobili nei dintorni di Detroit (Michigan).

Dalle elezioni del 2010, il movimento ultraconservatore Tea Party ha portato lo stato del Michigan alla maggioranza repubblicana che ha condotto una guerra ai sindacati senza precedenti.

Traduzione a cura del CeSPIn Puntocritico

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