Ex ispettore cileno chiede asilo all’Ecuador dopo denuncia di narcotraffico relazionato con la CIA
Ex ispettore cileno chiede asilo politico alla'Ambasciata del Cile dopo minacce di morte a causa delle sue denunce e indagini sul narcotraffico e CIA.
L'ex ispettore Fernando Ulloa Castillo si trova rifugiato dal 25 gennaio nell'ambasciata ecuadoriana in Cile, dopo essere stato vittima di inseguimenti e minacce di morte a seguito delle sue gravi accuse contro il governo di Sebastian Piñera e gli Alti Comandi del PDI.
Nel 2012 Ulloa ha coinvolto il ministro Hinzpeter a una rete di traffico di cocaina proveniente dalla Bolivia, denuncia che è stata ignorata dal governo cileno. Secondo quanto hanno rivelato fonti d'intelligence al giornalista Patricio Mery, la catena di contrabbando sarebbe diretta dalle stazioni della CIA e della DEA in Cile.
I proventi del traffico di droga verrebbero utilizzati dall'Agenzia nordamericana per destabilizzare il governo di Rafael Correa, la cui amministrazione ha ricevuto documenti e video che accreditano il complotto in una riunione sostenuta tra Mery e il cancelliere ecuatoriano Ricardo Patiño a inizio gennaio. La CIA pretenderebbe eliminare anche lo stesso presidente Correa nell'ambito della sua campagna di destabilizzazione.
L'ex ispettore Ulloa si è visto obbligato a chiedere asilo dopo essere stato minacciato di morte da membri della Brigata di Intelligence della Polizia Speciale (BIPE). In sintonia a una pubblicazione di Panorama News, la PDI "ha nominato il Subprefetto Hernandez, della sopracitata Brigata, per arrestare e interrogare l'ispettore nel caso che uscisse dall'ambasciata".
In un comunicato stampa emesso venerdì scorso, l'ambasciata dell'Ecuador in Cile ha informato che Fernando Ulloa Castillo si è rifugiato nel consolato in cerca di protezione. " Di fronte alla situazione creatasi il Governo dell'Euador farà una valutazione seria e obiettiva di questa domanda e delle sue prerogative, e terrà conto di tutti gli elementi di giudizio che conducano a una decisione giusta ed equa", riporta il comunicato.
Durante il Vertice della CELAC-UE celebrato in Cile, il cancelliere Alfredo Moreno ha detto ai mezzi d'informazione che Ulloa "non è una persona che è ricercata".
Le denunce della polizia sono state ignorate in ripetute occasioni. Nel maggio 2011, il ministro Rodrigo Hinzpeter ha ricevuto una cartella con tutti le precedenti indagini sulla rete di narcotraffico, i nomi dei narcotrafficanti e i poliziotti coinvolti nella loro protezione. Al momento,Hinzpeter non ha preso in considerazione la cartella e non ha dato avvallo per procedere nelle indagini.
Nel dicembre 2012, l'ex ispettore Ulloa ha inviato una lettera diretta alla Presidenza della Repubblica. Invece che procedere a una inchiesta indipendente, il governo ha rimesso le indagini agli stessi denunciati, ovvero, l'Alto Comando di Polizia di indagini del Cile.
I nomi dei presunti agenti della CIA che starebbero operando in Cile, secondo quanto rivelato sino ad ora dal giornalista Patricio Mery, sono Luis Carreño Lohn, attuale prefetto di Arica, e l'ex ufficiale dell'Esercito José Miguel Pizarro Ovalle, che sarebbe legato con ambienti della Forza Armata Ecuatoriana.
Traduzione a cura di Puntocritico Onlus
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