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Newroz 2013, storico annuncio di Ocalan: tacciano le armi!!!

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Newroz 2013, storico annuncio di Ocalan: tacciano le armi!!!
 

 

Oggi 21 marzo, in tutto il Kurdistan (sia questo sotto ilo dominio turco, siriano, iracheno o iraniano) si festeggia come tutti gli anni il Newroz, il capodanno curdo. Una festa eroica e gioiosa che da sempre è diventata l’occasione per riaffermare i diritti del popolo curdo, ad iniziare da quello di essere popolo avendo una propria lingua e una propria cultura.
La popolazione curda paga da decenni la colpa di essere terra ricca di risorse naturali e strategica, ma soprattutto paga la scelta dei grandi di ieri (gli stessi che oggi pretendono di imporre al mondo le loro politiche neocoloniali) – quelli che hanno redatto gli accordi di Sykes Picot – di dividere una popolazione di circa 40 milioni di uomini e donne in diversi stati. Da allora le sofferenze per il popolo curdo non sono mai finite e, specie in Turchia, arrivano a persecuzioni inaudite per impedire a questo popolo di conservare anche solo scampoli della loro identità.
Nel none della liberazione della regione curda dieci anni fa si invadeva ipocritamente l’Iraq di Saddam Hussein. In nome della liberta dei curdi si sono sostenute da parte dell’Occidente negli anni passati proteste e rivolte dei curdi di Siria. In nome del popolo curdo si condannano i governi iraniani. Ma verso la Turchia solo e sempre il silenzio.
La Turchia infatti è un membro importante della Nato, è il fulcro di quell’Islam della “fratellanza” tanto caro all’Amministrazione Usa, è il principale alleato degli interessi europei nelle terre che dividono il Vecchio Continente dall’Asia. Tanti buoni motivi per tacere e coprire le sistematiche violazioni verso i diritti umani della popolazione curda, che rappresenta la più grande minoranza del paese euroasiatico. Tante le analogie con il vicino Israele, ultima delle quali quella di non permettere agli attivisti internazionali di recarsi in quei paesi. E’ di pochi giorni fa il respingimento all’aeroporto Ataturk di Istanbul di un pacifista italiano impegnato nel movimento pro-curdi.
Ma il Newroz di quest’anno segna una importante novità. Questa mattina è arrivato un atteso è storico annuncio del Pkk (il Partito comunista curdo). Il suo leader Abdullah Ocalan, detenuto da anni nelle carceri turche in barba a tutte le regole di diritto internazionale e di tutela dei prigionieri politici, ha diffuso il documento nel quale comunica l'immediato stop alle armi e invita i combattenti del Pkk a ritirarsi dentro i confini della regione curda in Iraq, dunque fuori i confini della Turchia. Il documento di Ocalan, riferisce il sito Zaman online (
http://www.zaman.com./politika_ocalan-pkkya-cekilin-cagrisi-yapti_2068051.html ), è stato letto da due deputati curdi davanti a una folla enorme accorsa al parco di Diyarbakir, nel sud-est della Turchia. "E' il tempo della politica, non delle armi", afferma il messaggio del leader Ocalan. "Una nuova era inizia oggi, la porta si apre per passare dalla lotta armata alla lotta democratica – afferma Ocalan nel messaggio da lui stesso preannunciato come "storico" letto in turco e in curdo in occasione del Capodanno curdo – facciamo tacere le armi, lasciamo parlare la politica. E' ora che le nostre forze militari si ritirino oltre i confini. Non è la fine, e l'inizio di una nuova era".

 

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