UN PROCESSO ALLA RESISTENZA
Presentazione del libro di Massimo Recchioni
Intervento di Caterina Moranino figlia di Francesco Moranino
Francesco Moranino, il comandante, fu tra i protagonisti della Guerra di Liberazione e il più giovane componente dell’Assemblea Costituente. Ricoprì inoltre la carica di sottosegretario alla difesa nel terzo governo De Gasperi. Nel 1948 fu rieletto deputato, ma durante quella legislatura fu coinvolto in un inchiesta per l’omicidio avvenuto tra il 1944 e il 1945, di cinque civili sospettati di spionaggio e delle mogli di due di essi. In seguito alla concessione da parte della Camera dei deputati dell’autorizzazione a procedere nei suoi confronti espatriò in Cecoslovacchia. La sua travagliata vicenda infiammò il dibattito politico e si trascinò per molti anni tra rielezioni parlamentari, nuove autorizzazioni a procedere condanne ed esilio. La grazia concessa dal Presidente della Repubblica Saragat, nel 1964, concluse giudiziariamente il caso, anche se Moranino rientrò in Italia solo due anni dopo, quando li eventi per cui era stato condannato furono riconosciuti come azioni di guerra.
Il cosiddetto “revisionismo storico” ha preso negli ultimi vent’anni sempre più piede, diventando non solo l’orientamento della destra fascista, ma supporto ideologico di quella che è stata chiamata la “seconda repubblica”, avviata a distruggere lo stato sociale e la Costituzione nata dalla Resistenza su cui esso si basava. Per ottenere questo risultato bisognava distruggere il Partito Comunista, cosa avvenuta nel 1991, ma anche l’immagine di coloro che erano stati i maggiori artefici della Resistenza e ispiratori di quella Costituzione….
(dalla prefazione di Alessandra Kersevan)
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