Omofobia e fascismo contro la sede di Arcigay Catania.
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Questa mattina, all’apertura della nostra sede in via Vittorio Emanuele 245, l’inaspettata e sgradevole sorpresa! Qualche bestia – sicuramente turbata dalla recentissima e intensa campagna contro l’omofobia del 17 maggio (evidentemente non se n’è fatta una ragione!) – nottetempo ha urinato sulla soglia d’ingresso, frantumato e staccato la mezzaluna rainbow che colorava il nostro ingresso e rotto l’asta della bandiera dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), che ospitiamo nella nostra sede, rubando la bandiera stessa.
Dopo anni di militanza e di lotte dovremmo essere ormai assuefatti/e ai gesti di un povero coglione, una merda, o un fascista (spesso le tre cose vanno di pari passo); invece non è così, perché tali atti sono la manifestazione fisica che ancora il pensiero che combattiamo giorno dopo giorno non solo è vivo e vegeto (e questo lo sapevamo), ma si sente legittimato e osa operare materialmente.
Questo pensiero si chiama patriarcato, si chiama fascismo!
Non è certo un’insegna rotta che ci impedirà di proseguire le nostre lotte e i nostri percorsi di costruzione di una politica differente e di una cultura dell’alterità, e di avere uno spazio di libertà, di affermazione, di testimonianza, dove ciascuno di noi possa partecipare attivamente, ideare, programmare e confrontarsi. Uno spazio dedicato alla lotta all’omo-transfobia, alla prevenzione e sensibilizzazione sulle infezioni sessualmente trasmissibili, all’accoglienza dei migranti e a molto altro ancora, dove ciascuno/a possa vivere la propria vita, il proprio corpo e il proprio sé.
Per questo noi continuiamo! Sostituiremo l’insegna con una ancora più bella e ripristineremo la bandiera dei compagni e delle compagne dell’ANPI!
ORA E SEMPRE FAVOLOSA RESISTENZA!!!
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