ROSS@ CON IL CONFLITTO SOCIALE
ROMPERE L'UNIONE EUROPEA
17 ottobre 2013
Intervista a Giorgio Cremaschi e Sergio Cararo di Ross@.
Il movimento politico Ross@ si mobilita per
– lo sciopero generale del sindacalismo di base conflittuale del 18 ottobre
– la successiva ”acampada” notturna in Piazza San Giovanni
– la manifestazione dei movimenti territoriali e sociali (movimenti per l'abitare, No Tav, No Muos, ecc) del 19 ottobre.
Ross@ denuncia la campagna di criminalizzazione che si concentra soprattutto sulla giornata del 19 e la “congiura del silenzio” sullo sciopero generale del 18 (cui seguiranno, come sempre, alti lamenti sul blocco dei trasporti pubblici di cui non s'è voluta dar notizia prima).
Lo fa riconoscendo nella distruzione del “modello sociale” un effetto delle politiche decretate da istituzioni sovranazionali prive di legittimità democratica come l'Unione Europea (una struttura istituzionale e burocratica precisa, non la generica “Europa”), la Bce e il Fondo Monetario Internazionale. In sintesi, quella “Troika” contro cui si battono già da tempo molti popoli dell'Europa mediterranea (Grecia, Spagna, Portogallo).
Lo fa ponendo al centro della propria azione politica la rottura dell'Unione Europea, causa prima, anche se non unica, dei prezzi che lavoratori, pensionati, precari, disoccupati, migranti, artigiani e piccoli commercianti vanno pagando alla crisi economica su cui vannio prosperando banchieri e specultori di ogni risma.
Soprattutto, Ross@ aderisce e partecipa a questa prima mobilitazione contro l'“Austerity” dell'Unione Europea aprendo la campagna pubblica per arrivare a un referendum sui trattati fiscali europei e le politiche di bilancio lì previste.
interviste e riprese di Roberto Pietrucci
montaggio di Simone Bucci
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