Honduras: la polizia reprime gli studenti in piazza contro i brogli nelle elezioni presidenziali
Almeno cinque studenti sono stati arrestati durante le proteste che si sono sviluppate nelle città dell'Honduras per pretendere che venga eseguito un riconteggio delle schede elettorali.
Come da conferma dell'inviata speciale di TeleSur nella nazione centramericana, Madelein Garcia y Adriana Sivori, i gruppi studenteschi sono simpatizzanti del Partito Libertà e Rifondazione della candidata presidente Xiomara Castro e del Partito Anticorruzzione del candidato Salvador Nasralla.
Garcia ha riportato da Tegucigalpa, che intorno all'Università Autonoma gli studenti si sono difesi con pali e pietre di fronte la repressione poliziesca con gas lacrimogeni.
"Gli studenti rimangono nelle strade e non accettano i risultati emessi dal Tribunale Supremo Elettorale (TSE). Le autorità dell'Honduras si stanno scontrando con il settore studentesco lanciando gas lacrimogeni dalle prime ore della mattinata.
Nel frattempo, in altre vie della città, Sivori ci comunica che gli studenti hanno dichiarato che "l'unico modo per farci ascoltare è rimanere in strada".
"Gli studenti ribadiscono che l'unico modo che esiste per placare le proteste è che si autorizzi il riconteggio dei voti, anche in presenza di osservatori internazionali", informa la giornalista.
In questo panorama, Garcia ha spiegato che alle azioni di strada i sono aggiunti lavoratori de settore della sanità, che pretendono allo stesso modo al TSE di ricontare i voti delle elezioni generali di domenica.
Dalle prime ore della mattina si mantiene una manifestazione studentesca per denunciare ciò che considerano una frode elettorale commessa nei suffragi generali celebrati domenica e chiedono alle autorità del Tribunale Supremo Elettorale (TSE) il riconteggio dei voti.
Chiediamo al TSE "conteggio e comparazione delle schede, che il TSE sia indagato" ovvero che si controllino i conti personali a Miami e in Svizzera dei suoi componenti" dichiarava uno studente che partecipava alla manifestazione realizzata all'Università Autonoma nella città di Tegucigalpa.
Testimonianza Studentesca
L'inviata speciale di TeleSur in Honduras, Madelein Garcia, ha conversato con uno degli studenti, che ha espresso i motivi per i quali continua la protesta, "abbiamo deciso di scendere in strada per la ragione che non vogliamo le frodi, non vogliamo che questo paese cada in cattive mani, Juan "robando" ha comprato il Tribunale Supremo Elettorale, ha comprato i voti, ha comprato la polizia" ha accusato il giovane.
Ha messo in evidenza che ci sono prove delle frodi e per questo rimarranno appostati fuori dell'Università, "ci hanno mostrato prove, nelle pagine internet, e io stesso ho prestato servizio come osservatore elettorale (…) il processo era trasparente ma al momento della trasmissione dei dati per il conteggio i dati sono stati cambiati, tutti a favore del Partito Nazionale e Liberale".
Fonte: http://www.telesurtv.net
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