IL PARCO CHE UNISCE: sabato 13 ottobre 2012 incontro pubblico a Villa Pallavicini a Crescenzago con i rappresentanti di varie istituzioni ed associazioni interessate all’ampliamento delle piste ciclabili lungo il corso del fiume Lambro e dell’omonimo parco. Domenica 14 ottobre 2012: quarta ciclo passeggiata con partenza dalla Trattoria del Dragone al Parco Lambro, sosta in piazza Costantino con rinfresco gentilmente offerto da Legambiente di Crescenzago, proseguimento per gli orti della Bergamella al Parco Adriano e per le colline Falck di S.Maurizio al Lambro a Cologno Monzese. Iniziativa organizzata con la collaborazione di Parco Media Valle del Lambro, Parco Adriano e Parco Lambro. Il Parco Lambro è uno dei più grandi di Milano. Per anni con i suoi oltre novecentomila metri quadrati è stato il maggiore in assoluto. Oggi il comune ne dichiara una superficie minore tenendo conto di quanto perduto negli anni con la costruzione della tangenziale e l’ampliamento e la sistemazione del cimitero di Lambrate. Il progetto di Enrico Casiraghi si poneva l’obiettivo di riprodurre una sintesi del tipico paesaggio lombardo, dalla collina alla pianura ricca di acque e dalla vegetazione tipica dei diversi ambienti: la collina con le valli e due piccoli laghi, la pianura intersecata dal fiume e da innumerevoli rogge immissarie ed emissarie, boschi di querce e carpini bianchi, salici lungo le sponde, cascine con prati irrigui e arativi. Purtroppo del parco originale rimane molto poco, perché molti alberi furono tagliati per ricavarne legna da ardere durante la guerra e ripiantati in seguito con una piantumazione non selettiva. È nota la storia dell’inquinamento del fiume dagli anni settanta in avanti con le acque biologicamente morte di colore variabile a seconda degli scarichi, perennemente ricoperte di schiume dense e maleodoranti. Anche i caratteristici laghetti alimentati dalla fitta rete di rogge sono stati prosciugati a causa dell’inquinamento chimico da molti anni. A tutto ciò si sommarono gli effetti dell’incuria e dell’abbandono e persino della compromissione dell’ordine pubblico con prostituzione, spaccio e consumo di droga. Il parco è situato a nordest della città nella Zona 3 e confina con il territorio di Segrate.
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