Taranto, dal disastro ambientale alle ecoalternative
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Nell’ambito dell’incontro del 16 dicembre si intendono inoltre presentare altre tesi di laurea di studenti tarantini su problemi e soluzioni ecosostenibili.
Francesco Scialpi parteciperà con la sua tesi in Sociologia dei Consumi dal titolo "Le morti che non contano. L'Ilva a Taranto".
Deborah De Iure descriverà invece i risvolti psicologici con: "Integrazione di metodi nella ricerca psicosociale: il caso dell'Ilva di Taranto tra rappresentazioni e identità".
Adriano Fonzino porterà la sua tesi triennale in Ecologia dal titolo: "Bioaccumulazione di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) in isopodi detritivori da terreni contaminati: ruolo dell'azione di fitorimediazione di Phragmites australis."
Per concludere Daniele Marescotti illustrerà con immagini e video la propria visita a Stoccolma e al quartiere riconvertito di Hammarby Sjostad e presenterà la relazione “Bonifica e riqualificazione di un quartiere inquinato: il caso di Hammarby Sjostad”.
Modera Fulvia Gravame
L’evento che si vuole proporre, dal titolo “Taranto, dal disastro ambientale alle ecoalternative” ha lo scopo di dare continuità a quanto realizzato, sempre presso questa sede, il 2 luglio scorso.
Nella suddetta occasione era stato rivolto l’invito a tutti gli studenti universitari a realizzare tesi su Taranto e sulla riconversione economica, in una prospettiva di sostenibilità ambientale. Furono inoltre presentati due esempi di bonifica e riconversione: la Ruhr (Germania) e Hammarby Sjostad (quartiere all’avanguardia di Stoccolma, Svezia).
In seguito alla visita al quartiere Hammarby Sjostad di Stoccolma si intende descrivere quanto appreso in seguito alla visita stessa. La visita al quartiere “green” della capitale svedese era stata appoggiata dall’ex Direttore, prof. Antonio Uricchio con un’apposita lettera di presentazione alle autorità cittadine e agli enti di ricerca, condividendone le finalità di studio.
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