ESPRIME FORTISSIMA CONTRARIETÀ
alla proposta di Jobs Act avanzata dal neo segretario del PD che propone una lettura del mondo del lavoro e dei diritti dei lavoratori subordinati agli interessi di impresa e ai diktat della Troika, condannando alla precarietà a vita e allo sfruttamento milioni di uomini e donne che oggi costituiscono l'enorme bacino dei senza lavoro e senza reddito.
INDICE
come prima iniziativa di risposta e contrasto una giornata di mobilitazione in occasione della discussione sul Jobs Act che si terrà nella riunione della Direzione Nazionale del PD, il prossimo 16 gennaio, con manifestazioni alle sedi del PD nelle maggiori città italiane dalle ore 12.
RESPINGE CON FORZA
il "Testo Unico" sulla rappresentanza sindacale nel settore privato che, sostituendosi alle prerogative legislative del Parlamento, tenta di dare una applicazione " di parte " all'articolo 39 della Costituzione con l'intento di blindare la rappresentanza sindacale, espropriare i lavoratori dei loro diritti nei luoghi di lavoro per attribuirli a Cgil, Cisl e Uil, estinguere il conflitto tra capitale e lavoro, trasformare il sindacato da strumento di organizzazione, di tutela e di emancipazione dei lavoratori in una formidabile stampella degli interessi del capitale e delle imprese.
IMPEGNA
tutte le proprie strutture di categoria e territoriali alla immediata mobilitazione per impedire che si realizzi questo vero e proprio golpe antidemocratico.
INVITA
tutti coloro che, pur militando ancora nelle organizzazioni confederali complici, abbiano a cuore i diritti democratici delle lavoratrici e dei lavoratori ad abbandonare in massa e definitivamente cgil, cisl, uil, ugl.
DECIDE DI RILANCIARE
le campagne di lotta e mobilitazione decise al congresso nazionale dell' Usb e in particolare di sviluppare l'intervento sul diritto al lavoro, al reddito e all'abitare e di contrasto alle privatizzazioni e alla spending review affidando alle federazioni territoriali e alle categorie la decisione sulle caratteristiche e le forme delle mobilitazioni e delle lotte da intraprendere.
In questo contesto il coordinamento nazionale da' mandato all'Esecutivo nazionale USB di lavorare alla costruzione di una manifestazione nazionale unitaria con tutti i movimenti e le forze che sono state promotrici e partecipanti delle giornate di mobilitazione e di lotta del 18 e 19 ottobre 2013 contro le politiche dell'Unione Europea in occasione del vertice sulla disoccupazione giovanile che si terra' in primavera nel nostro paese.
SOSTIENE E DECIDE DI PARTECIPARE
alla Carovana che, partendo da vari Paesi Europei, porterà a Bruxelles la voce le ragioni i diritti dei migranti e dei rifugiati
SALUTA
i partecipanti al Consiglio Presidenziale della Federazione Sindacale Mondiale che si riunirà a Roma, ospite della USB, il 14 e 15 febbraio e nel corso del quale saranno definite le scelte politiche e di mobilitazione internazionale che la FSM e le sue organizzazioni aderenti in rappresentanza di oltre 86 milioni di lavoratori iscritti affronteranno nel corso del 2014.
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