A differenza della legislazione in vigore nella Repubblica Federale Tedesca, dove il semplice saluto nazista a braccio teso viene punito con l’arresto immediato, in Italia nonostante esista da decenni una legge che vieta l’apologia di fascismo, mandrie di dementi in camicia nera continuano a recarsi in pellegrinaggio a Predappio, ad Affile è stato eretto addirittura un monumento al famigerato criminale di guerra fascista Rodolfo Graziani (tra le proteste internazionali, in particolare delle comunità etiopiche) e continuano a svolgersi convegni, manifestazioni e cortei dove compaiono svastiche naziste, fasci littori, saluti romani, croci celtiche, ecc. Questo “ringraziando” indistintamente tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 70 anni, nessuno escluso, che non sono mai intervenuti direttamente in merito con la stessa volontà politica, energia e violenza con cui hanno invece represso le manifestazioni operaie, studentesche e popolari di protesta.
“Nazirock. Come sdoganare la svastica e i saluti romani” è un film documentario di Claudio Lazzaro uscito nel 2008. Si tratta di un viaggio nell’estrema destra neofascista italiana diretta da intellettualoidi paranoici reazionari, attraverso i suoi rituali, la musica, gli slogan inneggianti alla violenza ed alla xenofobia e i personaggi che la costituiscono, in maggioranza giovanottoni rasati, tatuati e semianalfabeti che non hanno mai letto un libro di storia (magari di Primo Levi…), o visto un documentario sui crimini nazisti, grazie anche a pennivendoli alla Giampaolo Pansa e ad altri “revisionisti” della stessa risma.
Si ricorda che i soggetti descritti nel documentario fanno parte integrante dello schieramento politico che riconduce al Popolo delle Libertà / Forza Italia ed al noto pregiudicato puttaniere di Arcore condannato in via definitiva (…).
Si aggiunge anche l’assordante silenzio del “nostro” Presidente della Repubblica, che invece di essere il garante degli ideali della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza antifascista continua letteralmente a dormire ed a girare la testa dall’altra parte, a differenza dell’indimenticabile e compianto Sandro Pertini!
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