TEATRO LA SCALA
I lavoratori " la suonano " al PD di Milano
Milano 17.07.2014 – I lavoratori e tecnici del Teatro Alla Scala di Milano, aderenti al sindacato di Base CUB hanno raggiunto la sede del PD per chiedere un incontro in merito al Decreto "Art Bonus e Turismo" che il Governo Renzi ha posto in discussione in Senato e che precede al titolo C, la possibilità di un aumento dei finanziamenti alle Fondazioni Lirico-Sinfoniche a patto che vi sia una riduzione del personale.
Ciò si desume facilmente dalle voci del Decreto che prevedono la gestione di "personale in esubero" tramite l'esonero dal servizio con il 50% della retribuzione per coloro che possono accedere alla pensione in deroga alla Riforma "Fornero", e di altro "personale eccedente" attraverso la assunzione presso la "Ales S.p.A.", e di altro ancora in altre forme.
Insomma, pare chiaro che, oltre alla volontà di stabilire un tetto ai compensi della dirigenza, si intenda coprire le mancanze finanziare e gestionali tagliando i lavoratori e tecnici delle fondazioni.
Un Paese che ha visto dimezzata la sua capacità produttiva in pochi anni e che perde ogni giorno parte del suo tessuto industriale, dovrebbe considerare il suo grande patrimonio culturale, come i teatri e le sue fondazioni lirico-sinfoniche, oggetto di rilancio economico. Basterebbe guardare i dati sul turismo della Francia, della Spagna o della Germania, che ci superano per numeri, offerta e organizzazione.
I lavoratori del Teatro Alla Scala hanno chiesto un intervento del PD e hanno ottenuto dichiarazione di intenti da parte dei funzionari del PD che al momento, però, non li rassicura sul proseguo del decreto alle camere.
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