CARTELLINO ROSSO A ISRAELE
15 settembre 2014
Israele se le inventa tutte per usurpare la terra ai Palestinesi ed impadronirsene. Non lo fa solo con l'occupazione e gli insediamenti coloniali. Adopera persino il calcio. Candida Gerusalemme come città in cui si giochino partite del campionato 2020 della Uefa, come se Gerusalemme fosse una città sua. E' un modo subdolo per fare entrare questa falsità nel senso comune delle opinioni pubbliche e per dare copertura al suo modo di agire come se lo fosse.
Il 19 prossimo verrà deciso in quali città, tra le 20 candidate, si giocheranno le partite del campionato.
Per questo Cartellino Rosso – una delle articolazioni della Campagna Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni – ha lanciato a livello mondiale iniziative di vario genere per contrastare il tentativo di Israele e smascherare questa ennesima falsità.
La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese aderisce alla Campagna di Cartellino Rosso ed invita a partecipare al presidio che si terrà lunedì dalle 10,30 alle 13 davanti alla sede della Federcalcio a Roma in Via Gregorio Allegri 14 (Traversa di via Po).
Di seguito l’Appello di convocazione del presidio
ISRAELE, CHE FA LA GUERRA ANCHE CONTRO IL CALCIO PALESTINESE,
NON PUO’ OSPITARE I CAMPIONATI EUROPEI 2020
PRESIDIO DAVANTI ALLA FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO (FIGC)
LUNEDÌ 15 SETTEMBRE ORE 10.30 – 13, VIA G.ALLEGRI, 14 ROMA
Questa estate Israele ha compiuto un altro brutale massacro contro Gaza uccidendo 2.200 Palestinesi, per lo più civili, ferendone oltre 11.000 e costringendo centinaia di migliaia di persone, quasi un terzo dell’intera popolazione, a vivere da sfollati, perché le loro case sono state deliberatamente bersagliate e distrutte.
Israele colpisce da sempre e duramente anche il calcio palestinese: uccide, ferisce ed incarcera i calciatori, rifiuta loro i permessi di viaggio per partecipare alle partite, bombarda gli stadi (quelli di Gaza sono stati più volte distrutti).
Fra quelli uccisi nel recente massacro compiuto contro Gaza c’erano Ahmad Muhammad al-Qatar e Uday Caber, due giocatori di calcio diciannovenni all’inizio della carriera.
Ora Israele spera di ospitare le partite UEFA 2020 a Gerusalemme, la cui parte Est è occupata brutalmente dal ’67, dove continua e si accelera la costruzione di migliaia di case per soli Israeliani ebrei, mentre i palestinesi ne sono scacciati secondo il programma di pulizia etnica che prosegue da almeno 66 anni.
Tanto che, se Gerusalemme dovesse essere scelta dall’UEFA, il torneo si svolgerebbe in stadi che sono stati costruiti sopra i resti dei villaggi distrutti e ripuliti della loro popolazione nel 1948.
Come hanno scritto e spiegato gruppi sportivi palestinesi e organizzazioni della società civile in una lettera indirizzata al presidente della UEFA Michel Platini “Se all’IFA venisse dato il privilegio di ospitare gli incontri del 2020 a Gerusalemme, la UEFA manderebbe un messaggio preoccupante di approvazione – quasi una ricompensa – per le gravi violazioni israeliane dei diritti umani a Gaza, Gerusalemme est ed in ogni luogo.”
Per questo chiediamo alla nostra FIGC di intervenire nell’UEFA, quando si riunirà il 19 settembre per decidere chi ospiterà le partite UEFA 2020, affinché Israele venga escluso.
CARTELLINO ROSSO A ISRAELE
Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese – BDS Roma
servizio di Roberto Pietrucci
montaggio di Simone Bucci
(826)