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OPERAI, SALUTE E DIRITTI NEGATI A PADERNO DUGNANO (1 of 3)

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PARTE 1 DI 3 / PART 1 OF 3.
Martedì 4 novembre 2014, presso l’aula consiliare del Municipio di via Achille Grandi 5 a Paderno Dugnano, provincia di Milano, Lombardia, Italia, iniziativa su “LAVORO, SALUTE E TERRITORIO. DIRITTI NEGATI”. Gli interventi hanno compreso “Eureco a 4 anni dalla tragedia: una sentenza non rispettata” (relatori Mario Petazzini del “Comitato sostegno lavoratori Eureco” e due assessori comunali), “La fabbrica del panico” (presentazione del libro di Stefano Valenti, vincitore del “premio Campiello opera prima 2014”, con introduzione di Loris Brioschi dell’Associazione Culturale “Punto Rosso”) e “Amianto: un killer fra di noi” (di Michele Michelino del “Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio”, Lorena Tacco dell’”Associazione Italiana Esposti Amianto” e Fulvio Aurora di “Medicina democratica”). E’ seguito un dibattito conclusivo con il pubblico. Tra i presenti alcuni famigliari delle vittime dell’Eureco e l’assessore provinciale Massimo Gatti. Una giornata di appuntamenti nell’anniversario della tragedia dell’Eureco in cui bruciarono vivi 4 operai, come già era accaduto per la Thyssenkrupp di Torino, a causa del mancato rispetto delle norme di sicurezza da parte dell’azienda in nome del profitto di una banda di avvoltoi famelici ed in totale spregio del valore della vita e degli affetti dei propri dipendenti, all’interno di un’economia capitalistica di mercato in cui il lavoro ed i lavoratori sono considerati una semplice merce di scambio, invece di essere un bene prezioso per l’intera società. Dopo il risalto iniziale dato dai media, i congiunti ed i familiari delle vittime si sono ritrovati in mezzo alla strada senza alcuna assistenza, ringraziando i vari governi succedutisi al soldo di casta, banche e speculatori finanziari, che preferiscono sperperare le risorse pubbliche nell’acquisto di inutili e costosissimi arei da combattimento F35 e finanziando con somme enormi guerre all’estero in casa altrui mascherate da “missioni di pace”. Quando poi come nei giorni scorsi polizia e carabinieri si schierano dalla parte delle multinazionali straniere, che per i loro profitti vogliono licenziare, e caricano selvaggiamente i lavoratori che difendono il proprio posto di lavoro questo si chiama fascismo! Un “ringraziamento” a chi continua a sblaterare di “riforme costituzionali e governo del fare” (…) con le riunioni da salotto alla Leopolda, o a Arcore, ignorando le esigenze di disoccupati, lavoratori e pensionati! Molto probabilmente Bava Beccaris, Scelba e Tambroni staranno esultando nelle loro tombe per aver trovato un degno erede nell’attuale premier…
http://cveureco.altervista.org/blog

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