MAFIA CAPITALE : PAGANO I LAVORATORI ED I MIGRANTI
Presidio dei lavoratori delle cooperative che ora rischiano la chiusura
Siamo i/le lavoratrici della 29 Giugno, siamo quelli del Mondo di Sotto, quelli che guadagnano 1000,00 euro, quando ci va bene. Siamo quelli che lavorano a scadenza e sotto inquadrati, con contratti a tre mesi. Oggi siamo qui per dire che siamo stanchi di essere prigionieri della nostra responsabilità. Quella responsabilità che ci porta tutti i giorni sui nostri posti di lavoro. Noi siamo quelli che apriamo le portinerie di Roma Tre, accudiamo i minori a rischio, accogliamo i migranti e le donne vittime di violenza, raccogliamo i rifiuti e svolgiamo tanti altri servizi in questa città.
Hanno lucrato persino sull’assistenza dei rom e dei migranti, ci avete condannato a vivere in una città sciatta e sporca e con servizi inadeguati
Una città già lacerata dalle tensioni sociali, acuite dalla carenza e dallo spreco delle risorse destinate al welfare comunale.
Siamo stanchi di false promesse, vogliamo: dire al “Mondo di sopra” che non possiamo pagare noi le vostre scelte sciagurate. Vogliamo i nostri stipendi, vogliamo contratti a tempo indeterminato, vogliamo che siano garantiti servizi di qualità per tutti gli utenti.
Siamo stanchi di avere un futuro precario, vogliamo sicurezze.
Comunicato USB
(1895)
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