I FUNERALI DELLA SCUOLA PUBBLICA
A Milano davanti all'Expo gli insegnati precari contestano il piano di Renzi
A cura di Alfredo Comito – Libera.Tv Milano
Milano 14.01.2015 – A MILANO SI CELEBRANO I FUNERALI DELLA SCUOLA PUBBLICA. Davanti all'ExpoGate, due piramidi che vendono gadget col marchio EXPO di altissima fattura come le tazzine per caffè e cappuccino per un mondo sano e sostenibile, diversi insegnanti precari hanno celebrato i funerali della scuola pubblica alla luce del progetto di Renzi detto "La Buona Scuola".
Stando ai dati, di buono non c'è nulla nella nuova scuola disegnata dal neo presidente del consiglio. Dalle assunzioni verranno esclusi gl'insegnanti di seconda fascia, i cosiddetti "tardivi" con un guizzo di fantasia che di questi tempi non manca mai nella mente dei parlamentari.
Inoltre si afferma il principio della scuola azienda, vale a dire, della necessità che essa reperisca altrove i fondi necessari al suo funzionamento. Non più un dovere democratico e pubblico per garantire istruzione, consapevolezza e libertà a tutti i cittadini, come previsto dai padri della Repubblica, bensì una scuola asservita alle aziende e al mercato. L'entrata nelle scuole del capitale privato, come insegna la storia, non potrà non incidere sugli interessi della scuola "pubblica", che pubblica non sarà più, sui diritti dei lavoratori, sulla sua didattica e sulla sua stessa innovazione che, come nel recente passato, aveva raggiunto i vertici della classifica mondiale nell'istruzione primaria,.
Tempi andati dopo la riforma Gelmini, la medesima che i precari della scuola denunziano attuarsi sotto il governo di Renzi, l'uomo che doveva cambiare verso al Paese e che invece pare averlo definitivamente cambiato al PD con buona pace di Civati.
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