NO AL FINANZIAMENTO "MASCHERATO " DELLE SCUOLE PRIVATE
Studenti ed associazioni protestano contro la Regione Lombardia
Milano 06.02.2015 – Il 13 febbraio la giunta della Regione Lombardia rinnoverà la c.d. “Dote Scuola” con la quale si maschera il finanziamento pubblico alle scuole private. L’80% del finanziamento della Regione, infatti, andrà ai privati e solo il 20% andrà a favore delle famiglie più bisognose che non possono certo pagare le rette annuali degli istituti privati.
Contro questa decisione, il 6 febbraio, gli studenti e l’associazione NonUnoDiMeno hanno manifestato sotto il palazzo della Regione Lombardia per denunziare l’incostituzionalità di tali finanziamenti e il conseguente impoverimento del sistema scolastico pubblico che, invece, riguarda il 90% degli studenti lombardi.
Del resto, la Costituzione italiana non vieta la presenza di istituti privati di educazione, bensì il finanziamento collettivo della loro impresa. Però, anche la riforma del governo Renzi detta la Buona Scuola segue il medesimo sentiero prevedendo l’entrata del capitale privato nella scuola pubblica e la sua graduale trasformazione da luogo pubblico finalizzato alla formazione di cittadini liberi e consapevoli, in una impresa il cui fine prioritario sarà stare sul mercato.
Il TAR ha già riconosciuto le ragioni di due famiglie che hanno fatto ricorso contro l’impossibilità di accedere ai fondi iscrivendo i loro figli agli istituti pubblici e l’associazione NonUnoDiMeno sostiene una class-action che consenta a tutte le famiglie di avere riconosciuto un risarcimento economico dalla Regione Lombardia.
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