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RESISTENZA: un giardino per Ondina Peteani a Trieste

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UN GIARDINO PER ONDINA

A Trieste il giardino di Giarizzole dedicato alla memoria di Ondina Peteani (1925-2003) partigiana deportata Ad Auschwitz


Comunicato dell'Ufficio Stampa del Comune di Trieste – 27 Gennaio 2015 Giorno Della Memoria

Il giardino di Giarizzole, nella zona di Valmaura, vicino alla Risiera di San Sabba, è stato intitolato alla memoria di Ondina Peteani (1925-2003) partigiana deportata ad Auschwitz.
Presenti autorità civili, militari e religiose, la partecipata cerimonia -svoltasi oggi (martedì 27 gennaio) nel “Giorno della Memoria”, 70° anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz- ha di fatto concluso le celebrazioni della mattinata, iniziate con la deposizione di una corona d’alloro sulla lapide che, nelle carceri del Coroneo, ricorda Giovanni Palatucci e proseguite con la marcia silenziosa verso la Stazione ferroviaria centrale, e ancora con la deposizione di un'altra corona, sulla lapide che ricorda la partenza dei convogli dei deportati verso i campi nazisti, dal settembre 1943 al febbraio 1945, fino al più solenne momento di raccoglimento e preghiera tenutosi nella Risiera di San Sabba, monumento nazionale.
All'intitolazione del giardino di Giarizzole a Ondina Peteani sono intervenuti tra gli altri il sindaco Roberto Cosolini, il vicesindaco Fabiana Marini, il vicepresidente della giunta regionale Sergio Bolzonello, la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il prefetto vicario Rinaldo Argenteri, il figlio Gianni Peteani e la storica e biografa Anna Di Giannantonio, nonché gli assessori comunali Paolo Tassinari, Antonella Grim, Laura Famulari e Roberto Treu, il presidente del Consiglio comunale Iztok Furlanic con i consiglieri Mario Ravalico, Roberto Decarli, Anna Mozzi, Mario Reali e il presidente della VII Circoscrizione Francesco Bettio.
“Lo straordinaria e alta testimonianza di impegno civile e democratico di questa donna” è stata messa in luce dal sindaco Roberto Cosolini, che ha ricordato in Ondina Peteani, oltre alla partigiana e staffetta, anche l'umanità e la vivacità del suo “E' bello essere liberi” e la sua “figura di assoluto rilevo nazionale”, mentre dalle parole del figlio Gianni Peteani è emersa la forte volontà del suo “essere presente sempre e non piegarsi mai all'indifferenza”. Una più articolata e dettagliata biografia è stata quindi offerta da Anna Di Giannantonio, che ha tra l'altro evidenziato il legame di Ondina Peteani con Alma Vivoda, “il suo esempio straordinario, capace di mettere in discussione la politica e la cultura di quel tempo”, ma anche “il suo coraggio, l'ironia e la voglia di vivere”, in una forte testimonianza per guardare ad un mondo più civile e giusto.

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