Il video è un fedele spaccato della partecipazione alla manifestazione di sabato 28 febbraio, la cronaca appassionata è di Arturo Iannuzzi, Casale Alba 2
Da tempo non vedevo Roma bella così. una folla grossa e colorata, ricca, gioiosa e combattente, meticcia e fiera di esserlo; partito piano tra i colori di Piazza Vittorio dietro lo striscione di Zerocalcare il fiume poi cresce e a onde prende il ritmo, parte e si ferma, s’allarga in piazza dell’Esquilino e di nuovo s’arresta.
Rabbia, tensione: la Digos ha fatto un fermo, poi il rilascio, si riparte. Il flusso si fa via via più grosso, fino alla piena, che inonda via Cavour. Una gioia gridata e ballata, musica, cori, turisti stranieri ai lati simpatizzano. Blindati dappertutto, un elicottero volteggia da ore. Assalti frontali da sotto il camion dà il ritmo, Roma Meticcia – Si balla sui marciapiedi. Il fiume scende tra bandiere rosse e iridate, fumogeni. Scende lento, della tranquilla sicurezza di chi ha saputo che sì, siamo di più. Al microfono Bernocchi, contro Salvini e le sue bugie, contro la guerra che ci mette gli un contro gli altri, i penultimi contro gli ultimi. Più dietro Erri de Luca, tanti immigrati.
Ci si passa la voce che a Piazza dal Popolo, pur venuti coi pullman, siano la metà di noi. Più tardi la televisione regalerà a Salvini più del doppio del tempo, ma è la TV, mentre qui….. non ci si entra più. Ci sono tutti: Partigiani, Action, Cobas, Crap, Lista Tsipras, Sel, Rifondazione, Roma Pride, compagni di LC, e ancora….tanti incontri, anche inaspettati, compagni e amici. Giovani e non di Alba2, del Corto, Spartaco, La Strada, Scup… impossibile nominarci tutti.
Ecco Tano D’amico, sorride Super Mario da sopra il camion. Elio Germano da un altoparlante ci ricorda i nostri emigranti, brutti e sporchi. Slogan, cori, parole dure e pure, di rabbia. Da dietro lo striscione di Kobane mi saluta Galip, la notizia è che son tornati dal Kurdistan, domani saranno a pranzo ad Alba2, a raccontarcelo.
Salgo dovunque posso, a catturare immagini del fiume, che passa oltre e poi si allarga, passa i fori imperiali, riempie piazza Venezia, poi all’Argentina e oltre, il corteo fa un giro su se stesso, la notizia è che siamo troppi, Campo de Fiori non è abbastanza “…Salvini scemo, guarda quanti sèmo” si ritorna a Piazza Venezia, Fori, Colosseo… Eccoci.
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