Manifestazione sindacale di sabato 28 febbraio 2015 a Milano con corteo popolare che si è snodato da largo Cairoli, per le vie del centro storico della città, fino ad arrivare in piazza San Babila, dove si sono tenuti gli interventi finali.
Il corteo nazionale “CONTRO I LADRI DI DIRITTI” ha visto sfilare per le vie di Milano 10.000 manifestanti contro Jobs Act, precarietà e razzismo.
Tante le realtà del lavoro pubblico e privato, dei movimenti sociali, dei coordinamenti cittadini e regionali fianco a fianco con i precari, i disoccupati, i migranti e i senza casa.
In piazza S. Babila gli intervenuti conclusivi di Giorgio Cremaschi (per il “Forum diritti e lavoro” che ha lanciato la manifestazione), Nicoletta Dosio (del Movimento No Tav), Aboubakar Soumahoro (portavoce italiano della CISPM: “Coalizione Internazionale Sans Papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti Asilo”) e Pierpaolo Leonardi (dell’esecutivo nazionale USB / Unione Sindacale di Base).
“I lavoratori e le lavoratrici, ma anche chi il lavoro lo ha perso, o i giovani a cui Expo chiede di lavorare gratis, non si fanno certo incantare dalle favole di Salvini, sedicente neopaladino dei più deboli, ha ironizzato Guido Lutrario dell’USB nazionale, qui nel cuore di Milano si hanno ben presenti le prodezze di cui è capace la Lega, sia quando era al Governo nazionale, sia adesso che governa la Lombardia, dove per Expo ha ratificato il lavoro sfruttato e gratuito, con la benedizione di CGIL, CISL e UIL.
Lo sanno bene anche i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo, tantissimi oggi in piazza con noi, che Salvini insieme ai neofascisti vorrebbe far “riaccompagnare a casa” dalla nostra Marina Militare”, ha aggiunto il sindacalista.
Sono troppe le parti in causa, ha proseguito Lutrario, sia per Salvini che per Renzi, l’altro sedicente “innovatore” e garante dei gruppi finanziari, che ha riportato il diritto del lavoro ai tempi di Kunta Kinte, come era scritto su uno striscione del bellissimo corteo di oggi.
I lavoratori e le lavoratrici non ci cascano, ha evidenziato il rappresentante USB, e sanno bene chi seguendo un percorso coerente difende i loro interessi praticando un conflitto reale nei posti di lavoro e sul territorio, ovvero chi non li porta a scioperi e manifestazioni, mentre in contemporanea firma accordi vergognosi. Questa di oggi è stata la prima grande manifestazione contro il Jobs Act e contro tutti i ladri di diritti, ha concluso Lutrario, e da qui continuerà la nostra battaglia”.
http://confederazione.usb.it/
N.B. MANIFESTAZIONE CENSURATA DA RAI, MEDIASET & C.!
(280)