NO ALLA SCUOLA FEUDO DEL PD
Gli insegnati contestano Renzi
Servizio di Alfredo Comito – Libera.TV Lombardia – LiberaRete
Milano 15.04.2015 – In questi giorni, in molte città d'Italia, gli insegnanti della scuola pubblica manifestano sotto le sedi del Partito democratico per contestare la riforma del governo Renzi sulla scuola che sottometterebbe il corpo insegnante ai poteri del Preside trasformato in manager ed escluderebbe comunque molti precari dalle assunzioni annunziate prima del disegno di legge.
Nel frattempo, le scuole pubbliche pagano i tagli che i vari governo operano da oltre 20 anni con la scusa della parola "sprechi" oltremodo abusata.
Il sottosegretario Faraone ha dichiarato che 3 scuole su 4 hanno pareti gravemente lesionate e servirebbero 12 miliardi per mettere in sicurezza gli stabili.
Il governo ne ha stanziato solo 3,9 e, tra il crollo di un viadotto e l'altro, continua a non rilevare alcuno spreco su opere come la TAV o l'EXPO che debutterà senza essere completato, o sulle mazzette per la gestione delle case popolari o delle emergenze, dai rifugiati ai rom.
I sindacati di Base che appoggiano le rivendicazioni degli insegnati hanno dichiarato lo sciopero della scuola per il 24 aprile, ma già altre manifestazioni sono in programma per difendere la scuola pubblica così come prevista dalla Costituzione italiana.
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