NO TTIP
Sbarca a Roma la campagna internazionale
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Flash Mov al Pantheon contro il TTIP
Intervista a Monica di Sisto di Fairwacth
Sono più di 750 in tutto il mondo (oltre 550 in Europa, 74 negli Stati Uniti, 17 in Asia e Oceania, 12 in Centro e Sudamerica, 4 in Africa), 40 solo in Italia, le iniziative e le mobilitazioni che coinvolgeranno migliaia tra organizzazioni della società civile, sindacati, associazioni di consumatori, ambientaliste, organizzazioni non governative, religiose per dire No al Trattato Transatlantico tra Stati Uniti e Unione Europea a pochi giorni dal nuovo Round negoziale di deregolamentazione dei commerci. In Italia si mobiliteranno, tra le altre, Roma in piazza del Pantheon alla mattina e in piazza SS. Apostoli al pomeriggio. A Milano sarà la volta di Piazza Duomo, di via Lagrange a Torino, di piazza Nettuno a Bologna. Per arrivare a Piazza Dante a Napoli, alla Stazione Leopolda e Ponte Santa Trinità a Firenze. Tra flashmob con gli spettri, a rappresentare un vero e proprio Trattato fantasma, invisibile ai più, e cortei e iniziative pubbliche, la società civile italiana con la Campagna Stop TTIP Italia si unisce alle reti internazionali in una grande mobilitazione mondiale. La forza del movimento sta crescendo esponenzialmente anche in Italia è dimostrata dalle oltre 200 organizzazioni italiane aderenti alla Campagna nazionale, dai 46 tra comitati e contatti locali nati nel corso dell’ultimo anno, dal milione e settecentomila firme raccolte a livello europeo grazie alla petizione per fermare il Trattato Transatlantico che continuerà fino a ottobre. Il 18 Aprile è uno degli appuntamenti importanti di una mobilitazione grazie alla quale si è cominciata a creare una crepa nel muro di omertà e di segretezza che nascondeva agli occhi dei più la natura e gli obiettivi del TTIP. Senza le mobilitazioni delle campagne e dei cittadini, non ci sarebbe stato nessun processo di progressiva pubblicazione di documenti e di posizioni della Commissione Europea, un percorso ancora ampiamente insufficiente e ancora inquinato da vere e proprie operazioni di marketing politico. La realtà del TTIP è, infatti, quella raccontata da molti parlamentari europei, ultimo dei quali lo spagnolo Ernest Urtasun, che nella sua recente intervista al quotidiano El Diario ha denunciato di essere stato perquisito personalmente prima e dopo il suo ingresso nella sala di lettura dei documenti negoziali del Ttip allestita all’interno del Parlamento europeo, per impedirgli di prendere su un taccuino anche solo appunti personali sul testo
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