MENTRE IL PREMIER A GENOVA SEMBRA PIU' UN TURISTA PER CASO CHE UN CAPO DI GOVERNO
Ricorderete l'ultimo sciopero a Genova sotto l'acqua che ha visto i lavoratori uniti sotto un unico fronte… la salvaguardia del soccorso tecnico urgente che è di fatto messo in serio pericolo dalla politiche di questo governo.
Oggi USB doveva sedersi al tavolo di raffreddamento nazionale, invece ha preferito essere con i lavoratori a gridare il proprio no contro chi vuol privatizzare il soccorso e precarizzare il lavoro di vigile del fuoco, invece di stare a parlare con la solita politica “da stadio”.
In tanti a Genova, provenienti da tutta la Liguria, hanno detto no alla politica del “Riordino” che vede di fatto demansionare la macchina della salvaguardia a scapito di tutto il territorio. I lavoratori liguri lanciano un grido di disappunto mentre il premier del nostro governo, forse in crisi da focaccia, passeggia per le vie di Genova in vista delle prossima promessa da non mantenere.
Solita musica dettata dalla BCE accompagna la politica del nostra paese mentre i cittadini vengono di fatto privati dello strumento più importante. 1 VF in servizio ogni 15000 abitanti è la realtà che ormai accompagna le battaglie di USB e pone la politica nell'imbarazzo di chi deve sempre giustificarsi.
USB a Genova, simbolo del dissesto idrogeologico e della malsana gestione delle emergenze, manifesta per le vie della città “gridando” ai cittadini che è tempo di dire basta e scendere in piazza tutti uniti.
BASTA TAGLI AL SOCCORSO
SCIOPERO NAZIONALE DI CATEGORIA
30 APRILE 2015
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