Dice che nella coscienza dei greci sottoposti da anni ad un regime di lacrime e sangue scientificamente perseguito dalla Troika è maturato un odio contro le istituzioni economiche mondiali ed europee tale da fargli buttare alle ortiche ogni prudenza e ogni paura e di rendersi disponibili anche a confrontarsi con la vendetta della Merkel e delle banche.
Dice anche che l’80% dei voti al no viene dai giovani e dai quartieri popolari, una buona notizia davvero.
Dice che nulla sarà più come prima nell’Europa delle banche e della competizione interimperialista, che l’Europa conosciuta finora avrà molte più difficolta a mantenersi solo come unione monetaria senza addivenire ad un’Europa politica, quindi con una sua progettualità unitaria molto difficile da realizzare e che comunque dovrà davvero fare i conti con i popoli europei che oggi imparano che si può dire di NO.
Dice che la rottura dell’unione europea e l’uscita dalla zona euro non sono impossibili da perseguire e da realizzare e che sarebbe ora che ogni popolo potesse liberamente esprimersi su questa scelta. lo ha fatto ieri la Grecia, lo sta per fare l’Austria, lo farà, solo per l’adesione alla UE, la Gran Bretagna il prossimo anno. Dobbiamo e possiamo farlo anche noi!
Non sappiamo cosa accadrà nelle prossime ore, le dimissioni di Varoufakis, la rabbia dei centri finanziari europei, la sberla a livello mondiale presa dalla troika aprono a molti possibili esiti, dalla ripresa del tavolo di trattativa per smussare i diktat e renderli potabili per intestardirsi a rimanere nell’Unione Europea e nell’Euro, alla possibile cacciata dall’euro. Non tutto ora dipende dal governo ellenico.
Ma per quanto riguarda noi, che mai abbiamo potuto pronunciarci sui diktat dell’Unione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale, da oltre un anno è depositata presso il Parlamento Italiano la richiesta di poter andare al referendum sui Trattati Europei, esiste già il dispositivo tecnico che lo consente, da pochi giorni è depositata la richiesta di referendum sull’euro.
Ora non c’è più da aspettare, quanti pensano che gli esiti del referendum greco siano sufficienti a democratizzare l’Europa non ha capito le dimensioni del mostro, la sua necessità di mantenere inalterato il suo impianto di comando economico per continuare a reggere la competizione inter imperialista, soprattutto non ha compreso che un’Unione Europea a misura delle esigenze dei popoli non può esistere.
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