REDDITO MINIMO GARANTITO E POLITICA ECONOMICA ANTILIBERISTA
CONVEGNO PUBBLICO – NAPOLI SABATO 30 GENNAIO EX-ASILO FILANGIERI – 9.30 / 17.30
– lunedì, 25 gennaio 2016
Sabato 30 gennaio all’ex Asilo Filangieri di Napoli (in via Vico Maffei) l’USB Campania promuove un Convegno pubblico sul tema del Reddito Minimo Garantito e sulle forme di resistenza ai vincoli imposti ai bilanci degli enti locali. La giornata sarà articolata in due parti. Al mattino l’attenzione sarà concentrata sulla campagna lanciata alcuni mesi fa attorno alla proposta di legge di iniziativa popolare regionale per l’istituzione del RMG in Campania, che la federazione dell’USB concepisce come parte di una piattaforma sociale e politico-sindacale più ampia, un tassello della Vertenza regionale.
Da molti anni l’USB, grazie anche al contributo del Cestes, ha elaborato una proposta e costruito la battaglia politica e culturale attorno al tema del RMG. Dentro l’involuzione normativa prodotta dal Jobs Act e in un contesto nel quale le cifre della disoccupazione strutturale e quelle della precarietà hanno subito una fortissima impennata, il rilancio di questa battaglia da parte di un forte ed articolato movimento in Campania costituisce un’occasione di riflessione anche per gli attivisti delle altre regioni. Per l’USB Campania la battaglia per il RMG è però anche l’occasione per rilanciare una discussione più ampia.
“E’ ovvio – scrivono nell’invito i compagni campani – che non può esistere un approccio vertenziale e conflittuale senza una chiara piattaforma come strumento di coordinamento programmatico dei vari spezzoni di Movimento che, nella propria autonomia, portano avanti obiettivi che non soltanto non sono tra loro concorrenziali ma che possono (e debbono) rafforzarsi vicendevolmente attraverso il radicamento territoriale e la progressiva costruzione del nostro blocco sociale.
Di tutto ciò, come USB, ne diamo la definizione di “Confederalità sociale”, altri/e compagni/e, collettivi, associazioni, forze politiche o sindacali ne danno definizione diversa, per noi l’importante non è stare a sottilizzare su questa o quella espressione ma trovare le dovute convergenze che ci permettano di affrontare con rapporti di forza adeguati il confronto/scontro con le controparti datoriali o politico-istituzionali.
La discussione per l’ elaborazione della piattaforma che proponiamo, al momento, è articolata, oltre che sul R.M.G., su altri cinque punti (battaglia contro l’ applicazione del modello “sblocca-Italia” al servizio idrico campano; il diritto ad abitare, ovvero una delle forme più significative di lotta metropolitana; le Società Partecipate Regionali anche alla luce del piano di “razionalizzazione” varato dalla Giunta De Luca; il ruolo del proletariato migrante di cui alcune specificità sono anch’esse legate al nostro contesto territoriale; il ruolo dei Fondi Strutturali Europei che, notoriamente, nella nostra Regione sono un vero e proprio esempio d’ inefficienza) e, naturalmente, pensiamo che altri se ne dovranno aggiungere (ad esempio quello della difesa e sviluppo dell’ apparato produttivo regionale all’ interno di una politica di rilancio degli investimenti pubblici o il ruolo della Regione nelle politiche territoriali e urbanistiche a partire dall’ assoluto e complice silenzio sul commissariamento della città di Napoli per la questione Bagnoli)”.
Nel pomeriggio invece l’attenzione si concentrerà sul tema dei vincoli che ingabbiano l’azione delle amministrazioni locali e sulle forme di resistenza politico-sindacali ma anche amministrative all’azione accentratrice dello Stato. Le battaglie e le vertenze locali infatti si scontrano ormai da tempo con le rigidità imposte dall’alto, dall’UE al governo nazionale, e non possono ignorare il tema di come le amministrazioni locali potrebbero o dovrebbero posizionarsi di fronte a questi diktat. La tavola rotonda ospiterà pertanto interlocutori provenienti anche da altre città, per presentare esperienze significative in una stagione di rinnovo delle amministrazioni locali nelle grandi aree metropolitane del paese.
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