Presentazione del libro su Cuba di Roberto Vallepiano
Libera Tv ha intervistato l’autore e Geraldina Colotti del Manifesto durante la presentazione del libro alla Villetta di Roma
“Da quando il mio libro è stato pubblicato, a luglio, ho attraversato l’Italia da Nord a Sud, da Trieste a Palermo.
Ho effettuato 54 presentazioni, quella di domani a Roma, a La Villetta insieme a Luciano Iacovino, all’Ambasciatore Cubano, a quello del Venezuela e a tanti altri amici e compagni sarà la numero 55. In questi mesi ho incontrato e attraversato centinaia di luoghi e di persone, insieme abbiamo messo in circolo idee, passione, creatività, calore rivoluzionario e credo di aver lasciato un buon ricordo dappertutto. Dopodomani volero’ a Cuba e inizierà una nuova avventura. Presenterò il mio libro a La Habana, a Santa Clara, e in tanti altri posti portando un pezzo della mia terra, della mia gente, dei miei compagni e della mia anima nell’Isola Ribelle. Sempre a testa alta” Roberto Vallepiano
«Il libro che vi propongo – spiega l’autore – è frutto del mio incontro con Cuba. E’ un atto d’amore nei suoi confronti. Nasce da un lungo, rutilante viaggio attraverso l’Isola Ribelle e attraverso me stesso. Un libro che è in parte saggio e in parte romanzo On The Road, colmo di aneddoti e di racconti impetuosi, attraversato da personaggi eroici, divertenti e surreali».
«E’ diviso – continua – in 15 capitoli che attraversano le città e il cuore di Cuba come in una ipotetica carta geografica del sogno, perché la Geografia del Desiderio si vive attraversando l’Isola Ribelle in due differenti dimensioni, quella esteriore che ti riempie di colori, di profumi e di sapori, gli occhi, il naso, la bocca e le mani e quella interiore fatta di sensazioni altrettanto dirompenti ma più intangibili».
«Questo libro – conclude – è un viaggio di 250 pagine fatto di storia, di politica, di evocazioni letterarie, di vita quotidiana. Un viaggio realizzato dall’interno di Cuba e della sua Rivoluzione. Il libro si chiude con il capitolo dal titolo: “Da Genova a Camaguey nel nome di Carlo Giuliani”, scritto a 4 mani con Haidi Giuliani, la madre del giovane ucciso al G8 di Genova».
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