REFERENDUM SOCIALI – Parte la campagna a Roma
Le interviste di LiberaTv a Piero Bernocchi e Paolo Carsetti, rappresentanti di due delle realtà promotrici
Quattro quesiti referendari contro la “cattiva scuola” del governo Renzi, due per salvare l’ambiente da trivelle e inceneritori e una petizione popolare per ritirare il decreto Madia, che prova di nuovo a privatizzare i servizi pubblici, nonostante l’esito del referendum 2011. Sono questi i temi su cui il movimento per la scuola, quello per l’acqua pubblica, la campagna contro le devastazioni ambientali e le trivellazioni e quello contro il piano nazionale inceneritori chiedono di dare la parola agli italiani.
Sabato 9 e domenica 10 aprile, centinaia di banchetti saranno allestiti in tutta Italia per raccogliere le firme necessarie per indire i referendum abrogativi e per presentare a Camera e Senato una petizione popolare contro il decreto Madia. Un movimento popolare per affermare che la scuola non può arretrare dal garantire il diritto universale all’istruzione, subordinandola ad una logica competitiva e di privatizzazione, che i beni comuni non possono soggiacere al primato del mercato e del profitto, che l’ambiente non può essere considerato solamente una “risorsa” da sfruttare, che la salute dei cittadini non può essere sacrificata sull’altare degli inceneritori.
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