DA LUGLIO NON FERMA PIU’ IL BUS NEI PAESI A SUD DI MILANO. RIMBALZO DELLE RESPONSABILITA’ FRA LE ISTITUZIONI.
“Chiediamo il ripristino del servizio domenicale o il rimborso di un settimo del costo dell’abbonamento” dicono i cittadini del Comitato Pendolari di Paullo
Interviste a cura di Alfredo Comito LiberaRete – Libera.tv
Mentre cresce la febbre delle elezioni nazionali e i politici si affannano a promettere bonus, lavoro stabile e sicuro, perfino il fatidico Ponte sullo Stretto che tra progetti, penale e S.p.A. costituita ci è già costata oltre un miliardo di euro, i cittadini elettori continuano a perdere servizi e con essi i diritti.
Dal luglio 2017, i pullman della società AutoGuidovie, non fanno più fermata nei paesi durante la domenica a causa di un taglio sulla spesa pubblica assegnata ai trasporti della provincia di Milano. Il servizio di trasporti non passa più “in tutti i centri abitati che da Crema arriva sino a San Donato” dice il sindaco di Paullo Federico Lorenzini, rendendo “disagevole e pericoloso raggiungere la fermata sulla statale paullese” aggiunge Giancarlo Broglia del Comitato Pendolari di Paullo.
Per chiunque non possiede l’automobile o ha difficoltà nel raggiungere la fermata lungo la statale molto trafficata e senza marciapiedi, non poter prendere il bus la domenica nel proprio paese, a pochi passi da casa, equivale a perdere un diritto, il diritto alla mobilità, a muoversi, a vivere come gli altri. Questo accade intorno alla “ricca Milano”, modello e motore dell’economia italiana che, in realtà, vista da più vicino, nelle periferie o nella provincia, denota le disuguaglianze, le emarginazioni e la regressione nelle condizioni generali del vivere che hanno generato i tagli indiscriminati alla spesa pubblica perpetrati dai governi nazionali e regionali sin dagli anni ‘90, tagli ai servizi necessari alla popolazione in termini di sanità, istruzione e trasporti.
Certo, in città, a partire dalla stazione di San Donato Milanese che i cittadini della provincia vorrebbero raggiungere, passa un treno della metropolitana ogni due minuti circa. Corse puntuali, e vagoni mai troppo affollati per raggiungere le stazioni, gli interscambi, il centro. Ma oltre, nei centri abitati dove non passa il Frecciarossa, la vita dei cittadini italiani è sempre più difficile dovendo spesso contare sui propri mezzi per curarsi o spostarsi.
Il Comitato dei Pendolari di Paullo ha contaminato i centri abitati limitrofi, organizzato assemblee e domenica ha manifestato lungo il percorso che si deve compiere per raggiungere la fermata sulla Statale Paullese. Fra loro i sindaci dei paesi convolti che chiedono il ripristino del servizio nei centri abitati. “Da soli non abbiamo la stessa forza se non abbiamo dietro dei cittadini che manifestano insieme a noi” conclude il Sindaco di Paullo Lorenzini. Parole che richiamano quelle di Gaber, parole che oggi risuonano sempre più attuali. “La Libertà non è uno spazio libero. La libertà è partecipazione”.
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