I DIRITTI UMANI NON INVECCHIANO
La Dichiarazione universale dei diritti umani 70 anni dopo
Articolo di Pietro Venier
Video a cura di Per La Pace
E’ un anniversario importante. Sono passati 70 anni dalla proclamazione della Dichiarazione Universale dei diritti umani. Un documento fondamentale che ha consentito un salto di civiltà in gran parte del pianeta. Senza la Dichiarazione Universale approvata dalla Nazioni Unite non ci sarebbe un quadro giuridico appunto universale a cui ogni essere umano su questo Pianeta può far riferimento per veder riconosciuta la propria dignità e la propria libertà. Eppure quest’anno le celebrazioni si tengono in tono minore. Quasi che i diritti umani siano oggi qualcosa che può divenire un impiccio, un intralcio, un freno alle politiche del nuovo corso che dall’America di Trump al Brasile di Bolsonaro, dalla Ungheria di Orban all’Italia di Salvini si sta diffondendo in tantissimi paesi. Riconoscere l’altro quale uguale nei diritti a prescindere dal suo aspetto, dal suo sesso, dalla sua nazionalità è qualcosa che contrasta con ogni logica del “Prima la mia Tribù” che sta alla base dell’onda razzista e populista in corso. Umani siamo tutti e di tutti sono i diritti. Celebrare il 10 dicembre è quindi oggi particolarmente importante. Per noi che viviamo ancora in società dove vige lo stato di diritto e la democrazia, mai come oggi in pericolo, e per chi vive sotto l’opressione, la tirannia, la violenza e cerca di cambiare la propria condizione lottando o fuggendo. Umani siamo tutti e tutte e quando di fronte alle violazioni ci giriamo dall’altra parte non solo siamo complici ma diveniamo anche carnefici di noi stessi tollerando ciò che un giorno potremmo anche noi subire. I diritti non hanno età, le parole scritte nella Dichiarazione universale non invecchiano ma ci indicano l’unica via possibile per la salvezza e la felicità dei singoli e dell’intera umanità.
(111)