LA CULTURA DELL’INCONTRO DI PAPA FRANCESCO
Anche onA.I.R. in Vaticano per sottotitolare in diretta una giornata speciale
Il 29 marzo 2014 onA.I.R. ha partecipato all’udienza papale organizzata dalla Piccola Missione per i Sordomuti e dal Movimento Apostolico Ciechi, tutti accolti calorosamente a Città del Vaticano. I sottotitoli in tempo reale di onA.I.R. hanno permesso a chiunque si fosse collegato online sul sito dell’associazione di seguire l’incontro con il Santo Padre.
Le bellissime parole di Padre Delci da Conceição Filho ci hanno profondamente commossi, perché, oltre a sottolineare l’importanza e la necessità di lavorare sull’inclusione sociale di chi è svantaggiato sensorialmente, hanno testimoniato l’importanza e l’apprezzamento del nostro lavoro:
“Se io chiedessi adesso ai volontari che lavorano nella sottotitolazione in lingua italiana di terminare il lavoro; che si portasse via il proiettore e quello schermo che abbiamo messo; che si mettesse un blocco in questo momento su Internet che fa sì che le sue parole, le nostre parole arrivino a quelli che leggono i sottotitoli sugli smartphone; se dicessi a questi interpreti che lei vede, sono 64 volontari, di smettere di segnare, praticamente 6.000 persone in questa sala rimarrebbero senza comunicazione. Tutto questo è importante per noi. Volevo dire, Santo Padre, che lei parla di una Chiesa in uscita, una Chiesa aperta, con le porte aperte, una Chiesa che esca verso gli altri per giungere alle periferie umane. Nelle nostre parrocchie e nelle diocesi in tutto il mondo, quante sono le persone sorde che trovano chiuse le porte della Chiesa! Sono senza catechesi, senza sacramenti, senza comunità, senza affetto. Non riescono ad avere questo incontro personale con Gesù Cristo perché lui è uno sconosciuto. Non c’è chi faccia i segni per loro. Non c’è chi possa fare i sottotitoli per loro.”
L’udienza ha messo in luce un gap di servizi nel contesto della fruibilità della parola evangelica in Italia, e non solo, da parte dei sordi. Papa Francesco ha parlato di due culture opposte, la cultura dell’incontro e la cultura dell’esclusione. Superando i pregiudizi, come espresso dal Papa,
“la persona malata o disabile, a partire dalla sua fragilità, dal suo limite, può diventare testimone dell’incontro con Gesù che apre alla vita e alla fede, l’incontro con gli altri, con la comunità. In effetti, solo chi riconosce il proprio limite può costruire relazioni fraterne e solidali nella chiesa e nella società.”
Sta quindi a noi tutti rendere possibile l’incontro utilizzando ogni strumento, tecnologico e non, in nostro possesso per superare i limiti fisici e di mentalità.
Noi di onA.I.R. siamo lieti di aver partecipato offrendo gratuitamente i nostri servizi e siamo felici di aver reso possibile, insieme all’associazione CulturAbile e ai 64 interpreti LIS, il coinvolgimento del pubblico. Guardando al futuro e stimolata dalla positiva esperienza di ieri, l’associazione onA.I.R. continuerà a lavorare in questa direzione, quella del dialogo e della disponibilità, con rinnovato impegno e grande professionalità.
Un grazie sentito va all’organizzatore, Padre Delci da Conceição Filho, Presidente dalla Piccola Missione per i Sordomuti, che ha accolto con gioia la nostra offerta; al Centro Televisivo Vaticano (CTV), che ha messo a disposizione il suo streaming e le riprese; alla Radio Vaticana per il sistema audio; alla Direzione delle Telecomunicazioni del Vaticano per l’installazione di Internet in cabina; al personale della Sala Nervi per il supporto; alla SyNTHEMA e a Nicola Piccinini per il software di respeaking via web.
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