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E’ proprio vero?

E’ proprio vero?

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La classe politica che ha governato e governa questo paese e gran parte delle forze politiche che si sono avvicendate una volta in maggioranza e l'altra all'opposizione, sono ormai convinte che questo splendido e incomprensibile paese, pur se in progressivo e rapido declino, possa sopportare tutto senza reagire.

Non basta che quasi il 50% della popolazione non vada più a votare o voti scheda bianca, non basta neanche che tanti cittadini votino formazioni politiche che si contrappongono a questa altalena di potere che ci “guida” da decenni.

Se il giovane leader di un partito che di fatto può contare sull'appoggio di poco più del 20% della popolazione dichiara che ormai non lo ferma nessuno, che continuerà a rottamare e che non accetta ricatti, che promette che entro luglio si faranno riforme istituzionali per ridurre la rappresentatività politica esistente nel paese, che colpirà il pubblico, privatizzerà, interverrà nuovamente sul mondo del lavoro dopo aver aumentato la precarietà e ridotto i diritti, nel solco già tracciato dai governi precedenti …allora vuol dire che in questa politica esiste la ferrea convinzione che questo paese non reagirà.

Ma è proprio così?

E' proprio vero che milioni di pensionati si siano accomodati in poltrona rassegnati alle loro 400 o 500 euro al mese?

E' proprio vero che milioni di persone abbiano rinunciato a curarsi perché non arrivano a fine mese?

E' proprio vero che chi non ha un tetto sulla testa si sia convinto che dormire sotto un ponte non sia poi così male?

E' proprio vero che i milioni di giovani senza lavoro si siano rassegnati ad arrangiarsi o a chiedere la paghetta ai genitori, magari in cassa integrazione da anni?

E' proprio vero che chi perde il lavoro a 40 o 50 anni pensa di poter coglie l'occasione per formarsi professionalmente e ritrovare un lavoro più adeguato alle proprie aspettative?

E' proprio vero che chi è giovane precario e guadagna 500-800 euro al mese si sia convinto che è meglio non farsi una famiglia, o pagarsi un affitto o andare a mangiare una pizza il sabato sera?

E' proprio vero che la gente non comprenda che se la borsa sale significa che ci saranno altri utili per chi ha il portafoglio già pieno e altri sacrifici per il 90% della popolazione?

E' proprio vero che tutti abbocchino alla scusa/alibi dello “spread” che sale e scende a comando per condizionare la politica e la testa dei cittadini?

Insomma, è proprio vero che esiste la convinzione che la gente sia contenta, stupida o rassegnata?

Noi pensiamo di no! E faremo di tutto per dimostrare il contrario perché siamo certi che quando si tira troppo e per lungo tempo la corda, quando si colpiscono beni primari, quando non si arriva a fine mese, quando non si ha un tetto sulla testa, quando si perde il lavoro o non si riesce a trovarlo, quando dall'altra parte si è famelici, quando prevale l'egoismo ed il potere, allora è tempo di reagire e costruire alternative valide.

Noi lo facciamo e continueremo a farlo sul versante sociale e sindacale dove l'assenza totale dalla scena di Cgil, Cisl, Uil e Ugl è ormai cosa evidente ed è sempre più indispensabile una vera alternativa che parta dai bisogni della gente, dalle aspirazioni e dal desiderio di stare meglio e di vivere una vita lavorando dignitosamente, di levarsi qualche soddisfazione e poi di riuscire a godersi qualche anno di pensione prima dei 70 anni.

Lo faremo anche il 29 e il 30 maggio con lo sciopero dei lavoratori dei trasporti, poi con quello di giugno del pubblico impiego e dei lavoratori delle municipalizzate soggette alla spending review, poi ancora partecipando alle manifestazione nazionale del 28 giugno a Roma per avviare il “controsemestre” che si opporrà con tante iniziative al semestre europeo di Renzi e alla manifestazione di Torino dell'11 luglio in occasione dell'incontro europeo sulla disoccupazione giovanile.

E' proprio vero….c'è bisogno di organizzarsi, di confrontarsi, di riprendere la parola, di reagire e di lottare!
 

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USB

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