USB : SERVE UN SINDACATO CONFLITTUALE ED INDIPENDENTE
Intervista a Massimo Betti dirigente di USB Emilia Romagna ed intervento di Barbara Battista
A cura di LiberaRete Lazio
Abbiamo avuto notizia che da diverso tempo all’interno dell’ Unione Sindacale di Base si verificano malumori e dissensi per scelte che vengono percepite come non condivise in tutto il territorio nazionale; tale dissenso ha provocato oramai una frattura che sembra non più riparabile al punto tale che nella data del 31 gennaio 2016 a Milano si è organizzata una “Assemblea Autoconvocata” che ha visto la partecipazione di molti iscritti e delegati provenienti da tutta Italia. Di questa assemblea diamo conto con questa intervista ed altri servizi. Nei prossimi giorni Libera.Tv sentirà sulla questione anche i dirigenti di USB che vengono criticati dall’Assembea e da Massimo Betti.
Purtoppo, a prescindere dalle ragioni degli uni o degli altri, dobbiamo dare notizia e registrare una ennesima difficoltà nel mondo delle lotte e del conflitto sindacale e politico.
Le questioni poste dai militanti USB riuniti in assemblea sono state:
1) Indipendenza dal quadro politico partitico – Che non significa che bisogna essere apolitici, ma vuol dire che un sindacato di classe deve agire dentro e fuori i posti di lavoro senza vincoli politici, o peggio ancora di appoggio a cartelli elettorali
2) Organizzazione – Un sindacato nazionale deve essere sintesi deve essere organizzato su tutto il territorio nazionale senza vincoli o restrizioni sui territori affinché la struttura centrale possa fare una sintesi di tutte le realtà
3) Confederalità – Un sindacato generale che pratichi la lotta di classe dentro e fuori i posti di lavoro; che non separi i lavoratori uno dall’altro; che non tratti separatamente i lavoratori emigrati attraverso un ipotetica confederalità sociale; e che non veda il problema dell’abitare come questione a parte
Intervento di Barbara Battista che riassume il percorso del dissenso e le ragioni della divisione
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