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GAY PRIDE ROMA 2016 – Chi non si accontenta lotta

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CHI NON SI ACCONTENTA LOTTA

Abbiamo raccolto le voci della piazza de Gay pride di Roma e di Paola Concia


 

Banco di LiberaRete al Gay Pride 2In piazza oltre alla nostra telecamera anche il banchetto dell’Associazione LiberaRete che ha aderito alla manifestazione. Siamo sempre stati con le lotte per i diritti civili e lo saremo fino al raggiungimento della piena parità tra i cittadini.

L’adesione di LiberaRete e Libera.Tv

Sfilano carri arcobaleno e oltre trecentomila persona, cifra prevista per l’atteso appuntamento del Roma PRIDE 2016 l’11 giugno: parata in partenza da piazza della Repubblica e arrivo a Piazza della Madonna di Loreto. Attivisti LGBT x gridare, fra musica, balli e animazione, che “chi non si accontenta gode”: motto della manifestazione che lascia ben intendere le motivazioni che da anni muovono il movimento alle sue radici.LOVE-IS-LOVE

Movimento che oggi festeggia anche il risultato ottenuto con la recente approvazione parlamentare delle coppie di fatto, decreto che, sebbene non soddisfi appieno le esigenze di tutti, rappresenta un inizio non trascurabile verso il pieno riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali e non solo. Non bisogna accontentarsi…ma insistere perché i diritti di tutti siano tutelati con matrimonio egualitario, riconoscimento dei figli alla nascita, adozioni, legge contro omofobia e transfobia e prevenzione riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili. Sono queste le sfide future sulle quali il movimento LGBT non intende fare retro marcia. Fra le strade di Roma con ORGOGLIO ci siamo anche noi di Liberarete e Libera TV per un’informazione libera e corretta…per dare voce alle battaglie umane, civili e giuste.


 

Drag Queen al Gay Pride di RomaIl Roma Pride, con lo spirito dei moti di Stonewall, si batte contro ogni forma di sopruso, autoritarismo e totalitarismo, facendo propri i principi dell’antifascismo, dell’antisessismo e dell’antirazzismo.

Il Roma Pride dà voce e corpo alla nostra pacifica lottaper la conquista della piena parità e il riconoscimento della libertà di vivere, di scegliere, di amare senza ingerenze ideologiche, moralistiche o religiose, lanciando così ancora una volta il suo segnale di riscossa e di emancipazione a Roma e al Paese.

Da oltre vent’anni il Roma Pride, consapevole del suo ruolo e della responsabilità di essere il Pride della Capitale, una città così carica di storia e di significati culturali e religiosi, è l’espressione della lotta che vede unite persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer e intersessuali (LGBTQI) a tutte e tutti coloro che aspirano a costruire un mondo più giusto.

Paola ConciaLa nostra è una lotta di donne, padri, migranti, frocie, travestiti, disoccupate, antifascisti, precari, atei, studenti, operaie, insegnanti, artiste, trans, lesbiche, anziani, calciatrici, drag queen, queer, persone al primo coming out, persone per la prima volta al Pride, omosessuali, fratelli, persone in AIDS, sorelle, femministe, disabili, uomini, genitori di figli omosessuali, professioniste, sognatori, lavoratori, persone in HIV, drag king, giovani, intersessuali, sportivi, bisessuali, gender-fluid, lavoratrici, credenti, attiviste, intellettuali, madri, genitori omosessuali, eterosessuali…

Siamo così tante e così tanti che non è possibile fare un elenco completo né descriverci compiutamente. Siamo molteplici, non conformi e nel Pride ci riconosciamo perché rivendichiamo l’unicità e la pari dignità di ogni individuo, a partire da un’idea: la differenza è la vera condizione naturale di tutti gli esseri viventi ed è pertanto ciò che più ci accomuna al di là di ogni etichetta o appartenenza.

Il Roma Pride è l’espressione del nostro orgoglio in lotta, che invade le strade della città per animarla con la forza di desideri, diritti, gioia, libertà, uguaglianza, amore, differenze, corpi, colori, vite, passioni.

Una lotta gioiosa di autoaffermazione in una capitale europea che sappiamo pronta ad accoglierla, avendo in tante occasioni dimostrato grande rispetto e sensibilità nei confronti delle rivendicazioni della comunità LGBTQI, al contrario di buona parte della classe politica di questo Paese.

Con l’approvazione della Legge sulle Unioni Civili, rileviamo uno scarto positivo dello Stato rispetto al disinteresse assordante del passato. Questa legge prevede importanti diritti che nei prossimi mesi, con l’emanazione dei decreti d’attuazione, risponderanno positivamente ad alcune esigenze pratiche e urgenti della vita quotidiana delle coppie omosessuali.

 

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