FOGNE : una emergenza tutta italiana
L’Unione Europea minaccia multe per l’inquinamento nel “Belpaese”
di Pietro Venier
Quasi mai le fogne sono al centro del dibattito pubblico. Eppure sono tra le infrastrutture più importanti. Con le fogne non si vincono le elezioni. Le fogne per la politica sono solo un costo. E questo ha delle conseguenze disastrose.
Dagli ultimi dati pubblicati dall’Unione Europea risulta che in Italia sono quasi mille le località fuorilegge a causa di reti fognarie o impianti di depurazione inadeguati che non solo rappresentano un rischio per la salute dei cittadini. Eppure è dal 1991 che esiste una normativa comunitaria in merito che impone agli stati europei di adeguare la propria rete fognaria a precisi standard ambientali. L’Italia ovviamente non ha fatto la propria parte. Nel mirino ci sono grandi città, mete turistiche di fama internazionale e comuni dove le amministrazioni locali non sono riuscite, nei 25 anni avuti a disposizione, a creare le infrastrutture necessarie.
La mappa delle località con i problemi più gravi indica che quasi due terzi sono concentrate in quattro regioni: Sicilia, Calabria, Campania e Lombardia. Ma il problema riguarda tutto il Paese. L’unica regione che non ha problemi è il Molise ma questo solo perchè scarica le sue acque reflue in Puglia e Abruzzo.
Ora, oltre al rischio che i cittadini e l’ambiente corrono ogni giorno per l’inquinamento ed il degrado causato dal mancato corretto smaltimento delle acque di fognatura, il rischio è anche quello di dover pagare pesanti multe a Bruxelles. Infatti la prima procedura d’infrazione risale al 2004, riguarda 80 località, e si è conclusa nel luglio del 2012 con una sentenza di condanna emessa dalla Corte Ue. L’8 dicembre scorso la Commissione ha deferito nuovamente l’Italia alla Corte accusandola di non aver rispettato la sentenza del 2012 e chiedendo l’applicazione di una sanzione che potrebbe arrivare ad oltre 180 milioni di euro ogni anno!
Eppure i soldi per gli interventi necessari ci sarebbero pure. Infatti per evitare di dover pagare la sanzione basterebbe procedere alla nomina e all’insediamento di un commissario unico incaricato per la gestione della materia, nonché utilizzare il fondo da 2.5 miliardi già finanziato.
L’Italia molte volte si lamenta dell’Europa ma forse, prima di criticare le burocrazie europee, sarebbe forse meglio dimostrare che le nostre istituzioni ed i nostri burocrati sanno fare fino in fondo il loro dovere nei confronti dei cittadini e dell’ambiente. A partire proprio dalle fogne.
(58)