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Parla con Lei – Puntata 20

Parla con Lei – Puntata 20

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Parla con LEI – PUNTATA 20

dal Teatro alla Radio contro la violenza sulle donne

Rubrica di Annamaria Bruni su Radio Rete Edicole
Ascolta “9 IV ’18. “Parla con lei”, a cura di anna Maria Bruni” su Spreaker.


Parla con leiIn questa puntata parliamo di…

L’attacco alla legge 194 continua insopportabile: l’associazione Provita nei giorni scorsi ha affisso un maxi-manifesto contro l’aborto in via Gregorio VII a Roma, che per fortuna il Comune, dietro pressione di tante associazioni e movimenti, ha fatto rimuovere. La risposta non si è fatta attendere:  2 giorni fa il gruppo di estrema destra Forza Nuova ha attaccato la Casa Internazionale delle donne, appendendo alla ringhiera dell’entrata uno  striscione con la scritta “194 Strage di Stato”.
Il 22 maggio saranno 40 anni dall’approvazione di questa legge, che da quando è in vigore ha subito continui attacchi nel tentativo di ostacolare la libertà e l’autodeterminazione delle donne. Gesti estremistici e plateali come questi degli ultimi giorni, sostenuti da una scarsissima applicazione della legge stessa. I numeri parlano chiaro: la media nazionale dei medici obiettori di coscienza, che quindi rifiutano di praticare l’Ivg, è del 70 per cento, con picchi fino al 90 per cento in alcune Regioni, come Molise e Basilicata. A questo si aggiunge l’obiezione di struttura: in alcuni ospedali il personale obiettore di coscienza rappresenta il 100 per cento, costringendo le donne alla ricerca di un posto in altre strutture, a volte in altre Regioni, a volte addirittura all’estero.
La stessa Regione Lazio, nonostante Zingaretti abbia sbandierato la volontà di imporre la presenza di un medico non obiettore in ogni ospedale, lo spazio dato alla sanità gestita dalla Chiesa va in direzione opposta.
A tutto questo si aggiunge la scarsissima diffusione della RU486, la cosiddetta “pillola del giorno dopo”. Dato da non sottovalutare, dal momento che è fondamentale ricordare che nessuna donna sceglie l’aborto come se fosse un contraccettivo, anzi, sottolineiamo lo slogan coniato dal movimento Ni Una Menos argentino: “Educazione sessuale per decidere, contraccezione per non abortire, aborto per non morire”.
Sulla base di questi principi sarà necessario organizzare le iniziative per il 22 maggio, ma ricordiamo che domani 10 aprile alle 18,30 alla Casa Internazionale delle Donne si terrà un’assemblea per decidere le prime iniziative in risposta agli attacchi dei giorni scorsi.

ps.
Per chi avesse dubbi sui legami tra Pro Vita e Forza Nuova, un illuminante articolo del corriere.it al riguardo
http://www.corriere.it/extra-per-voi/2017/07/06/tutti-legami-pro-vita-forza-nuova-0f71ba70-6254-11e7-84bc-daac3beed6c1.shtml

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