I FASCISTI RIALZANO LA TESTA MA MOLTI SOTTOVALUTANO IL PERICOLO
La Cassazione addirittura dà il via libera al saluto romano
Articolo di Pietro Venier
Video a cura di CGIL Toscana
Mentre sembra scontato che una forza esplicitamente neofascista come Casa Pound possa impunemente partecipare alle elezioni politiche e diverse organizzazioni di estrema destra si scatenano indisturbate in atti intimidatori e violenti la Corte di Cassazione il 20 febbraio ha stabilito che il saluto romano, il gesto più importante dal punto di vista simbolico dell’appartenenza al fascismo ed al nazismo, non è reato se ha “un intento commemorativo”. Siamo di fronte ad una fortissima sottovalutazione della crescita di organizzazioni esplicitamente neofasciste che sono uscite dal sottobosco ed oggi agiscono indisturbate nonostante la Costituzione e le leggi che ne impedirebbero la stessa loro esistenza. Gesti di singoli ed azioni intimidatorie di gruppi cercano di alimentare un clima di contrapposizione e di scontro che ha come scopo la ri-legittimazione dei neo fascisti e dei loro complici. Nella Intervista di Nazareno Bisogni a Matteo Mazzoni diretore Istituto della Resistenza della Toscana troviamo alcune delle questioni fondamentali che vanno affrontate. L’Italia non ha mai fatto i conti fino in fondo con il proprio passato rimuovendo il ventennio e la dittatura. Il fascismo è stato assistenzialismo e paternalismo che sono il contrario della cultura del lavoro e dei diritti. Gli attacchi sul piano simbolico sono prodromi della ricostruzione di un senso comune di massa avverso alla democrazia ed ai suoi protagonisti. Se questo è vero le elezioni che abbiamo davanti sono decisive per difendere l’ancoraggio antifascista della Costituzione e respingere il tentativo in corso. Tutti dovrebbero dire una parola chiara su questo terreno perchè ogni ambiguità, o peggio connivenza, sono oggi pericolosissime. Una svastica sulle lapidi o un post su Facebook possono sembrare sciocchezze ma in realtà dimostrano l’aggressività di chi non ha mai smesso di pensare che l’avversario va eliminato e che il potere è uno strumento per uniformare la società alle proprie pseudo teorie. Lanciare l’allarme non è allarmismo ma il minimo che si possa fare di fronte ad un incendio che se non contenuto può bruciare l’intera società.
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