GAY PRIDE – ROMA 2017 : Scopriamoci – Corpi senza confini
GAY PRIDE 2017 : A ROMA PER SCOPRIRE LA DIFFERENZA
Decine di migliaia di persone sfilano al Gay Pride per un mondo più libero
Articolo e riprese di Pietro Venier
In prima fila ci sono le famiglie arcobaleno impegnate a continuare la battaglia per una piena parità di diritti dei loro figli, poi le tradizionali organizzazioni del mondo Lgbt, i circoli e le esperienze di comunità, le coppie di ogni tipo perchè l’amore non ha forma. Con loro tantissimi eterosessuali a dimostrare che la battaglia per i diritti civili è di tutti e le libertà non hanno sesso. Quest’anno il Gay Pride che ha attraversato Roma aveva un duplice segno. Da un lato la soddisfazione per i passi avanti che, pur con compromessi non sempre necessari, sono stati fatti. La legge sulle unioni civili rappresenta certamente un avanzamento dell’Italia verso una piena parità dei diritti. Ma insieme a questi sentimenti positivi ci sono crescenti preoccupazioni per il clima che sta montando. Non solo in Italia cresce un’onda razzista e sessista che cerca di rispondere alla crisi identitaria delle società aperte riproponendo “i valori tradizionali” e cioè la negazione del “diverso”. Per questo la lotta per i diritti civili e quella contro il razzismo mai come oggi vanno di pari passo. A dirlo è la piattaforma valoriale e programmatica della manifestazione che, come hanno dichiarato gli organizzatori, ha come obiettivo : “combattere i nazionalismi che invocano muri e confini, così come ogni forma di totalitarismo e di razzismo; rimuovere gli ostacoli all’autodeterminazione, lottare perché gli istituti giuridici del nostro Paese, dal matrimonio all’adozione, siano aperti a tutti“. Questo popolo di persone libere cerca di estendere le proprie libertà e facendolo libera anche coloro che quelle libertà vogliono negare. Il Gay Pride non è solo una grande e gioiosa festa ma un momento per riflettere su noi stessi e sul nostro rapporto con gli altri. Scopriamoci quindi e cerchiamo di capire che “i corpi non hanno confini” politici, sociali, culturali o sentimentali.
(161)