Lo sciopero degli scrutini è proclamato in tutta Italia, in base ai calendari scolastici regionali,
9-10/6 Marche e Puglia,
10-11/6 Veneto,
16-17/6 Liguria e Bolzano,
14-15/6 tutte le altre Regioni.
# Ritiro dei tagli alla scuola previsti dall’art. 64 della legge finanziaria 133/2008 (otto miliardi e 133 mila posti di lavoro tagliati) e di tutti i regolamenti e decreti sulle elementari, le superiori e ai centri per l’educazione degli adulti .
# Definizione di un serio piano di assunzioni a tempo indeterminato che porti in tempi brevi e certi alla soluzione del problema del precariato.
# Ritiro della legge122/2010 (legge finanziaria del 2010 che prevede il blocco dei contratti per 3 anni; l’aumento dell’età pensionabile alle donne a 65 anni; il blocco degli scatti di anzianità e del turn-over; tagli generalizzati a tutti i servizi sociali e alla pubblica amministrazione).
# Ritiro del Dlgs n°150 del 2009 (legge Brunetta) e di tutti i provvedimenti sulla “valutazione”.
# Internalizzazione di tutti i lavoratori delle ditte che lavorano per la scuola (ex-lsu, co.co.co, a prestazione d’opera).
# Ritiro del decreto “salva precari” e dei contratti di disponibilità per la piena applicazione della legge 124/99 sui contratti a tempo indeterminato sui posti vacanti.
# Per la democrazia nelle scuole: dal rilancio degli organi collegiali, continuamente esautorati da Dirigenti “sceriffi”, al rinnovo delle RSU bloccate da due anni a causa degli “scambi” in corso tra sindacati collaborazionisti e Governo sul contratto e pensioni in cambio di prebende varie (fondi pensione) e diritti sindacali “esclusivi”.
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