PARTE 2 DI 3 / PART 2 OF 3.
Giovedì 19 dicembre 2013, presso il Circolo ARCI “Amicizia e solidarietà” di via Coti Zelati 77 a Palazzolo di Paderno Dugnano, provincia di Milano, Lombardia, Italia, incontro dibattito sulla Strage di Stato di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e sull’assassinio del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli: “44 anni dopo Paderno non dimentica!”, organizzato dall’Associazione Culturale “Punto Rosso” e dalla sezione ANPI “A.Cazzaniga” di Paderno Dugnano, in collaborazione con Associazione Culturale “La Meridiana”, AIEA, Medicina Democratica ed Associazione “La Conta” di Milano. Sono intervenuti Giovanna Baracchi (ANPI Paderno Dugnano), Fortunato Zinni (all’epoca impiegato della Banca Nazionale dell’Agricoltura, superstite della strage ed ex-Sindaco di Bresso), Claudia Pinelli (figlia di Giuseppe Pinelli), ecc. Accompagnamento musicale a cura di Mario Toffoli (alla chitarra) e di Antonio Ricci (alla fisarmonica). “Bombe, sangue, capitale”: così si intitolava un volantino diffuso a Milano nel gennaio del 1970 qualche settimana dopo la strage di piazza Fontana, un volantino in cui si diceva l’ essenziale di ciò che c’era e c’è ancora purtroppo da dire: l’anarchico Pinelli è stato assassinato, la strage è stata voluta dallo Stato e dalla borghesia per soffocare nel sangue il movimento rivoluzionario. La bomba di piazza Fontana ha massacrato 17 persone e ne ha ferito altre 88, ma non ha raggiunto il suo scopo e decenni di conflitto sociale lo hanno dimostrato. Per questo motivo per decine di anni hanno fatto di tutto per falsificare ciò che fu subito evidente per migliaia e migliaia di studenti, di lavoratori, di compagni e di compagne, per questo riabilitano e santificano il commissario Calabresi, responsabile della morte di Pinelli. per questo hanno continuato ad ingarbugliare i fatti con cerimonie, romanzi e film. Perché tornare a parlare di quella strage e di quegli anni? Perché si tratta ancora di noi oggi. Questo video è dedicato alla memoria dello studente Saverio Saltarelli, studente antifascista, assassinato dalla polizia il 12 dicembre 1970 a Milano ed è stato realizzato per la sezione dell’ANPI “Nicolai Bujanov” (Associazione Nazionale Partigiani Italiani).
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